contrà Laita Schio (Tretto) 30-11-1944

(Vicenza - Veneto)

Descrizione

Località contrà Laita, Schio, Vicenza, Veneto

Data 30 novembre 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 5

Numero vittime uomini 5

Numero vittime uomini adulti 3

Numero vittime uomini anziani 2

Descrizione: Il 30 novembre 1944 il partigiano “Polenta”, Ermenegildo De Rizzo di Marano Vicentino, giunse disarmato in una stalla di contrada Laita per incontrarsi con una ragazza del posto. Nello stesso tempo arrivò, o forse già si trovava sul posto, un interprete italiano, Wainer Novellini, vestito con la divisa tedesca ed armato di pistola. Il soldato riconobbe l’altro uomo come partigiano e tentò di catturarlo. Ne nacque una colluttazione nella quale l’interprete rimase gravemente ferito dalla sua stessa pistola (secondo altre voci rimase ucciso e il cadavere occultato dal partigiano). “Polenta” si diede alla fuga, ma il colpo sparato richiamò una pattuglia tedesca distaccata nelle vicinanze, la quale accorsa in contrada Laita trovò il collaborazionista agonizzante. Immediatamente scattò la rappresaglia: cercati inutilmente maschi adulti, la contrada venne data alle fiamme. I capofamiglia di contrà Laita, che si trovavano alle pendici di monte Novegno a lavorare per l’organizzazione Todt, appena videro il fumo alzarsi accorsero alle loro case per tentare di salvarle. Arrivando dai prati, anziché dalla strada, forse vennero scambiati per partigiani: vennero falciati dal fuoco delle armi automatiche imbracciate dai tedeschi.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione

Tipo di massacro: rappresaglia
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Annotazioni: Questa strage presenta ancora punti oscuri: non è chiaro se l’interprete Wainer Novellini sia stato ucciso o sia rimasto ferito gravemente e poi deceduto in seguito alla colluttazione con Ermenegildo De Rizzo “Polenta”. Secondo un’altra testimonianza a morire fu un secondo soldato tedesco, dopo un diverbio con un superiore (sarebbe quindi stato ucciso da un camerata).
Non è chiaro se i cinque uomini assassinati furono rastrellati nella contrada (come sostenuto da Luca Valente) oppure, come scritto più sopra, accorsero alla contrada in fiamme e vennero uccisi scambiati forse per partigiani (come sostenuto nei Quaderni della Resistenza Schio).
Non è chiaro se la rappresaglia venne eseguita nell’immediatezza della colluttazione tra il partigiano e il collaborazionista, oppure se venne eseguita addirittura il giorno successivo.
Sul numero e l’identità dei morti, invece, nessun dubbio.

Fino al 1969 la località si trovava nel comune di Tretto (oggi Schio)

Scheda compilata da Piero Casentini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-05 21:17:24

Vittime

Elenco vittime

1. Calgaro Antonio, detto Toni Laita, nato a Tretto (VI) nel 1887.
2. Frizzo Albino, nato a Tretto (VI) il 18/10/1910.
3. Frizzo Antonio, nato a Tretto (VI) il 21/9/1881.
4. Frizzo Cesare, nato a Tretto (VI) il 28/2/1903.
5. Frizzo Luigi, nato a Tretto (VI) il 13/7/1881.

Elenco vittime civili 5

1. Calgaro Antonio, detto Toni Laita, nato a Tretto (VI) nel 1887.
2. Frizzo Albino, nato a Tretto (VI) il 18/10/1910.
3. Frizzo Antonio, nato a Tretto (VI) il 21/9/1881.
4. Frizzo Cesare, nato a Tretto (VI) il 28/2/1903.
5. Frizzo Luigi, nato a Tretto (VI) il 13/7/1881.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


Luca Valente, Una città occupata. Schio – Val Leogra settembre 1943 – aprile 1945, edizioni Menin, Schio, 2000; pp. 44-45.

Ezio Maria Simini, Eccidi e stragi di militari, civili e partigiani nell’Alto Vicentino (1943-1945), in Quaderni di storia e di cultura scledense n. 34, Libera associazione culturale “Livio Cracco”, Schio, 2014; pp. 37-38.

Domenico Baron, Giovanni Cavion, Valerio Caroti, Remo Grendene, Emilio Trivellato (a cura di), Quaderni della Resistenza Schio, n. 11, Grafiche Marcolin, Schio, 1980; pp. 584-585.

Pierluigi Dossi, Rastrellamenti e rappresaglie nel Vicentino 1943-1945, in corso di stampa.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti