Carpi, 30-31.10.1944

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Cibeno, Carpi, Modena, Emilia-Romagna

Data 30 ottobre 1944 - 31 ottobre 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 5

Numero vittime uomini 5

Numero vittime uomini adulti 5

Descrizione: Nella seconda metà di ottobre del 1944 le prospettive dell’insurrezione generale alimentano le speranze della Resistenza modenese, ma i soldati tedeschi e i fascisti più intransigenti non smettono di alimentare le difese della Linea Gotica e di assestare colpi all’organizzazione partigiana. Le Brigate Nere e i militi della RSI non cessano l’attività di spionaggio e i tentativi di infiltrazione nella rete della Resistenza e trasformano ogni possibilità di accesso alle informazioni sui “ribelli” in un’occasione di vendetta nei confronti dei “traditori” dell’Italia fascista. Nella “Bassa” modenese i preparativi per l’insurrezione s’intrecciano alla consueta attività dei GAP e delle SAP. Il 27 ottobre 1944 le organizzazioni della Resistenza preparano un’operazione ardita: una novantina di gappisti e sappisti della Prima Zona effettuano un blitz contro la caserma delle Brigate Nere di Novi, che si trova nei locali della Villa delle Rose, per liberare una decina di partigiani prigionieri. L’azione ha successo e consente ai “ribelli” di salutare la resa dei fascisti e festeggiare l’asportazione di diverse armi. Il 29 ottobre 1944 la Brigata Nera organizza un rastrellamento nelle zone di Budrione e Fossoli per vendicare l’onta della sconfitta: Marino Bassoli, Claudio Francini, Bruno Rigon e Giuseppe Ugolini finiscono nelle mani dei fascisti e, il giorno successivo, vengono fucilati a Cibeno di Carpi.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rastrellamento
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: Armadio della Vergogna: Fascicolo 1534.
Procura Generale Militare del Regno - Ufficio Procedimenti contro criminali di guerra tedeschi. Procedimento contro ignoti militari fascisti e tedeschi per il reato di atto di guerra (omicidio) 185 c.p.m.g.
Parti lese: Ugolini Giuseppe, Setti Anarsoch, Zanasi Giuseppe, Righi Sarno, Martinelli Ivano, Caiumi Lauro.
Procura Militare della Repubblica - La Spezia. Si ordina l'iscrizione al R.N.R. secondo quanto evidenziato.
La Spezia, 2 luglio 1998.

Annotazioni: GNR - Comando Provinciale di Modena - Presidio di Carpi. 30 ottobre 1944: operazioni di rastrellamento.
Si comunica che in seguito alle operazioni di rastrellamento sono stati fermati i seguenti individui, i quali per il loro atteggiamento o perché trovati nei pressi del luogo ove sono state rinvenute le armi, hanno fatto sorgere il sospetto di essere, se non ribelli accertati, favoreggiatori degli stessi. [...] Per accertare le responsabilità di ciascuno degli individui [...] è stato formato, in seduta straordinaria, un tribunale di guerra, presieduto dal sottoscritto e membri un delegato tedesco ed un ufficiale tedesco. Sono state prese le seguenti decisioni: i primi 18 sono stati assegnati al campo di concentramento per l'invio in Germania; Pederzoli Giacomino e Loschi Ivo, rimessi in libertà, mentre Rigon Bruno, Angolini Giuseppe, Bassoli Remo e Francini Claudio, accertati ribelli, sono stati fucilati, ieri sera, da un reparto di paracadutisti tedeschi.
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“Io sottoscritta Saetti Ida [...] madre del deceduto Ugolini Giuseppe [...] dichiaro che il giorno 29/10/1944 alle ore 9.30 sono venuti a casa i nazi-fascisti a cercare mio figlio Ugolini Giuseppe, che si spacciava sotto il nome di partigiani, sentendo così li abbiamo indirizzati da un certo Gilioli Umberto a Fossoli di Carpi, all'atto della presentazione intuì che si trattava di un tradimento, tentava la fuga fu inseguito e ferito gravemente e decedeva in camera di sicurezza della brigata nera di Carpi il giorno stesso alle ore 20. Soliera, li 29/7/1945. Firmato Saetti Ida”.
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Le fonti sulla fine di Giuseppe Ugolini sono divergenti: secondo le cronologie che l’ANPI di Modena ha pubblicato negli ultimi dieci anni, viene fucilato nei pressi di Cibeno il 30 ottobre 1944. La biografia di Ilva Vaccari afferma che il 29 ottobre 1944 è catturato nel corso di uno dei trasferimenti nella zona di San Martino e, dopo aver subito diverse torture, muore per annegamento in un fossato.
Le fonti sulla fine di Giuseppe Ugolini sono divergenti: secondo Ilva Vaccari e le schede di riconoscimento dell’ANPI di Modena, viene fucilato a San Marino di Carpi il 31 ottobre 1944; le cronologie pubblicate nell’ultimo decennio dalla medesima associazione partigiana sostengono che sia stato ucciso il 30 ottobre 1944 insieme a Marino Bassoli, Claudio Francini, Bruno Rigon e Giuseppe Ugolini.

Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-17 23:28:13

Vittime

Elenco vittime

30 ottobre 1944
1. Marino Bassoli: nato a Fossoli di Carpi (MO) l’11 giugno 1918, figlio di Egisto e Celerina Albarani, residente a Fossoli, partigiano. Il 1 agosto 1944 entra nella Brigata “Dimes” con il nome di battaglia “Carlo”. Dopo il blitz che il 27 ottobre 1944 i gappisti e i sappisti della Prima Zona effettuano contro la caserma delle Brigate Nere di Novi, che si trova nei locali della Villa delle Rose, i fascisti reagiscono con un rastrellamento nella “Bassa”: il 29 ottobre 1944 Marino Bassoli viene catturato nel territorio di Budrione e Fossoli insieme ad altri tre partigiani e il giorno successivo è fucilato nei pressi di Cibeno.
2. Claudio Franchini o Francini: nato a Roma il 19 settembre 1921, figlio di Mario e Anita Francini, residente a Roma, impiegato, partigiano. Secondo Ilva Vaccari, dopo l’8 settembre 1943 non riesce a rientrare presso la famiglia e cerca di evitare il reclutamento della RSI. La documentazione dell’ANPI modenese attesta che il 10 settembre 1944 Claudio Francini entra nella Brigata “Dimes” con il nome di battaglia “Romano”. Dopo il blitz che il 27 ottobre 1944 i gappisti e i sappisti della Prima Zona effettuano contro la caserma delle Brigate Nere di Novi, che si trova nei locali della Villa delle Rose, i fascisti reagiscono con un rastrellamento nella “Bassa”: il 29 ottobre 1944 Claudio Francini viene catturato nel territorio di Budrione e Fossoli insieme ad altri tre partigiani e il giorno successivo è fucilato nei pressi di Cibeno.
3. Bruno Rigon: nato a Vicenza il 19 settembre 1926, figlio di Antonio e Lucia Sgarbi, residente a Fossoli di Carpi (MO), studente intellettuale, partigiano. Anche se i bandi di reclutamento dell’esercito della RSI non lo minacciano, il 1 febbraio 1944 entra nei primi GAP della pianura modenese con il nome di battaglia “Condor”. Nei mesi successivi prende parte alla lotta di liberazione tra le file della Brigata “Dimes”. Il 27 ottobre 1944 partecipa al blitz che i gappisti e i sappisti della Prima Zona effettuano contro la caserma delle Brigate Nere di Novi, che si trova nei locali della Villa delle Rose. Il 29 ottobre 1944 i fascisti reagiscono con un rastrellamento nella “Bassa”: Bruno Rigon viene catturato nel territorio di Budrione e Fossoli insieme ad altri tre partigiani e il giorno successivo è fucilato nei pressi di Cibeno. Ha ricevuto una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.
4. Giuseppe Ugolini: nato a Soliera il 6 novembre 1920, figlio di Vincenzo e Ida Saetti, residente a Sozzigalli di Soliera, partigiano. Il 10 marzo 1944 entra nella Brigata “Ivano” con il nome di battaglia “Gianni”. Il 27 ottobre 1944 partecipa al blitz che i gappisti e i sappisti della Prima Zona effettuano contro la caserma delle Brigate Nere di Novi, che si trova nei locali della Villa delle Rose. Il 29 ottobre 1944 i fascisti reagiscono con un rastrellamento nella “Bassa”. Le fonti sulla fine di Giuseppe Ugolini sono divergenti: la testimonianza che la madre ha rilasciato per il processo contro ignoti criminali nazi-fascisti riporta che il giovane, presentatosi presso l’abitazione di un privato a Carpi con la convinzione di ricevere ordini per la lotta partigiana, si scopre vittima di una delazione e fugge dalle brigate nere, ma un colpo lo ferisce mortalmente. I militi lo conducono nella sede della BN di Carpi, dove muore poco dopo per i danni riportati. Secondo le cronologie che l’ANPI di Modena ha pubblicato negli ultimi dieci anni, viene fucilato nei pressi di Cibeno il 30 ottobre 1944. La biografia di Ilva Vaccari afferma che il 29 ottobre 1944 è catturato nel corso di uno dei trasferimenti nella zona di San Martino e, dopo aver subito diverse torture, muore per annegamento in un fossato.

31 ottobre 1944
5. Bruno Manicardi: nato a Fossoli di Carpi (MO) il 25 maggio 1913, figlio di Giovanni e di Eva Lugli, residente a San Marino di Carpi, agricoltore, partigiano. Il 15 agosto 1944 entra nella Brigata “Grillo” con il nome di battaglia “Carlo”. Il 27 ottobre 1944 partecipa al blitz che i gappisti e i sappisti della Prima Zona effettuano contro la caserma delle Brigate Nere di Novi, che si trova nei locali della Villa delle Rose. Il 29 ottobre 1944 i fascisti reagiscono con un rastrellamento nella “Bassa”. Le fonti sulla fine di Giuseppe Ugolini sono divergenti: secondo Ilva Vaccari e le schede di riconoscimento dell’ANPI di Modena, viene fucilato a San Marino di Carpi il 31 ottobre 1944; le cronologie pubblicate nell’ultimo decennio dalla medesima associazione partigiana sostengono che sia stato ucciso il 30 ottobre 1944 insieme a Marino Bassoli, Claudio Francini, Bruno Rigon e Giuseppe Ugolini.

Elenco vittime partigiani 5

Marino Bassoli,
Claudio Franchini o Francini,
Bruno Rigon,
Giuseppe Ugolini,
Bruno Manicardi

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


GNR, distaccamento di Carpi

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Cibeno

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Cibeno

    Descrizione: I quattro fucilati di Cibeno sono ricordati da un monumento nel luogo della loro uccisione.

  • altro a San Marino di Carpi

    Tipo di memoria: altro

    Ubicazione: San Marino di Carpi

    Descrizione: Bruno Manicardi è commemorato insieme ai caduti di San Marino di Carpi.

  • onorificenza alla persona a Bruno Rigon

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Ubicazione: Bruno Rigon

    Descrizione: Bruno Rigon ha ricevuto una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.

Bibliografia


Comune di Carpi, Carpi per la libertà, pag. 66.
Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970.
M. Pacor e L. Casali, Lotte sociali e guerriglia in pianura, Roma, Editori Riuniti, 1972, pag. 368.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998, pp. 407-431 (contesto), pag. 426.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 582.

Sitografia


http://emilia-romagna.anpi.it/modena/calendario/1944_10.html
http://modena.anpi.it/1944/10/
http://emilia-romagna.anpi.it/modena/archivio_res/ottobre_08/art_18_10_08.htm
http://www.pietredellamemoria.it/pietre/cippo-ai-caduti-di-via-roosvelt-carpi/
http://vaticaninsider.lastampa.it/documenti/dettaglio-articolo/articolo/ebrei-jews-iudeos-42176/
http://impressioniespressioni.blogspot.it/p/cippi-resistenti.html

Fonti archivistiche

Fonti

GNR - Comando Provinciale di Modena - Presidio di Carpi. 30 ottobre 1944: operazioni di rastrellamento, in ASMO, CAS.