Secchia, Soliera, 25.10.1944

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località via Serrasina, Secchia, Soliera, Modena, Emilia-Romagna

Data 25 ottobre 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 2

Descrizione: Nella seconda metà di ottobre del 1944 le prospettive dell’insurrezione generale alimentano le speranze della Resistenza modenese, ma i soldati tedeschi e i fascisti più intransigenti non smettono di alimentare le difese della Linea Gotica e di assestare colpi all’organizzazione partigiana. Le Brigate Nere e i militi della RSI non cessano l’attività di spionaggio e i tentativi di infiltrazione nella rete della Resistenza e trasformano ogni possibilità di accesso alle informazioni sui “ribelli” in un’occasione di vendetta nei confronti dei “traditori” dell’Italia fascista. Nella “Bassa” modenese i preparativi per l’insurrezione s’intrecciano alla consueta attività dei GAP e delle SAP. Il 24 ottobre 1944 un gruppo di partigiani attacca un deposito di munizioni in località Morello, nel territorio di Soliera: i “ribelli” confidano nella complicità di alcuni dei soldati di guardia. L’operazione fallisce poiché diversi militari tedeschi e italiani reagiscono all’assalto: anche se una sentinella germanica e due soldati – uno nazista e uno della RSI – restano uccisi, i partigiani sono costretti a ripiegare e a rimpiangere la perdita di Gino Bernini, falciato da una raffica. Nel mattino del 25 ottobre 1944 i tedeschi, guidati – con ogni probabilità – dalle segnalazioni dei fascisti, catturano Triestino Franciosi e piombano sulla casa di Ivo Vecchi, “ribelle” discendente da una famiglia di idee antifasciste: i due partigiani cadono prigionieri e vengono impiccati nei pressi dell’abitazione dei Vecchi, in via Serrasina, non lontano dal fiume Secchia.

Modalità di uccisione: impiccagione

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Armadio della Vergogna: Fascicolo 1543 – DOC. N. 163/96.
Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di La Spezia – Procedimento penale contro ignoti militari tedeschi e fascisti sottoposti ad indagine per il reato di violenza con omicidio per i primi, di omicidio ed aiuto al nemico per i secondi […] commesso in Soliera il 25/10/1944 ai danni di Vecchi Ivo. Oggetto: omicidio di Vecchi Ivo da parte di militari tedeschi e fascisti.
Archiviazione perché gli autori del reato sono rimasti ignoti: 13 agosto 1996.
Cancelleria: 19 agosto 1996.

Armadio della Vergogna: Fascicolo 1543 – DOC. N. 16/94.
Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di La Spezia – Procedimento penale contro ignoti militari tedeschi e fascisti sottoposti ad indagine per il reato di violenza con omicidio per i primi, di omicidio ed aiuto al nemico per i secondi […] commesso in Soliera il 25/10/1944 ai danni di Franciosi Triestino. Oggetto: omicidio di Franciosi da parte di soldati nazi-fascisti.
Archiviazione perché gli autori del reato sono rimasti ignoti: 13 agosto 1996.
Cancelleria: 19 agosto 1996.

Annotazioni: Appare probabile che la segnalazione di “visitare” casa Vecchi sia giunta ai tedeschi da informatori fascisti.

Armadio della Vergogna: Fascicolo 1543, dichiarazione di Marchi Norina.
“Io sottoscritta Marchi Nerina [...] madre del defunto Vecchi Ivo [...] dichiaro che il giorno 25/10/1944 alle ore 13 veniva a casa mia tedeschi e brigata nera i quali, dopo aver interrogato mio figlio Ivo che teneva una licenza di convalescenza di sei mesi, gli diceva tu non sei il Sergente dell'esercito, ma bensì un partigiano, per questo lo impiccarono al momento stesso davanti alla mia porta di casa con l'obbligo di assistere e di lasciare sospesi i corpi per 24 ore. Soliera, li 29/7/1945, firmato Marchi Norina”.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Nella notte fra il 21 e il 22 febbraio 2007 la lapide che ricorda Triestino Franciosi e Ivo Vecchi ha subito gli effetti di un atto vandalico. Si cita il sito web del Comune di Soliera: “Nella notte fra mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio, a Soliera, in località Secchia, proprio accanto all’Hotel Secchia, un cippo partigiano è stato danneggiato da un atto vandalico. Le foto dei due partigiani, Ivo Vecchi e Triestino Franciosi, entrambi uccisi dalle milizie fasciste durante un rastrellamento il 24 ottobre del 1944, sono state staccate e distrutte, ed è stato dato fuoco al vaso di fiori posto di fronte alla lapide. È stato uno dei proprietari dell’Hotel Secchia ad allertare questa mattina la Polizia municipale di Soliera, che procederà ad una denuncia contro ignoti. L’Amministrazione comunale stigmatizza l’episodio ed esprime la più sentita solidarietà all’ANPI e a tutte le vittime del nazi-fascismo.”

Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-13 21:51:21

Vittime

Elenco vittime

1. Triestino Franciosi: nato a Soliera (MO) il 1 gennaio 1915, figlio di Alfonso ed Erminia Gualdi, residente a Soliera, impiegato, partigiano. Il 15 luglio 1944 entra nella Brigata “Zoello Monari”. Il 24 ottobre 1944 partecipa all’attacco partigiano contro il deposito di munizioni in località Morello, nel territorio di Soliera. Nelle prime ore del mattino del 25 ottobre i tedeschi lo catturano insieme a Ivo Vecchi: i due partigiani vengono impiccati presso l’abitazione della famiglia Vecchi, in via Serrasina, nei pressi del fiume Secchia e del Passo dell’Uccellino.
2. Ivo Vecchi: nato a Soliera (MO) il 13 dicembre 1920, figlio di Enrico e Norina Marchi, residente a Soliera, operaio, partigiano. Originario di una famiglia antifascista, soldato scelto e caporale di fanteria, partecipa alle operazioni militari sul fronte italo-jugoslavo e nella penisola balcanica. Nominato sergente, nella tarda primavera del 1942 frequenta il Corso Artificieri. Dopo una serie di problemi di salute, l’8 settembre 1943 lo costringe a sbandare e a fare ritorno a casa. Il 9 marzo 1944 entra nella Brigata “Walter Tabacchi” con il nome di battaglia “Nano”, dovuto alla sua statura superiore alla media. Quando riceve il richiamo alle armi della RSI, decide di presentarsi in caserma, ma non abbandona mai le file della Resistenza: le precarie condizioni di salute gli consentono di restare in licenza e di proseguire la Lotta di Liberazione. Alla fine della primavera non si presenta alla visita di controllo e viene denunciato dalle forze armate della RSI come disertore. Il 24 ottobre 1944 partecipa all’attacco partigiano contro il deposito di munizioni in località Morello, nel territorio di Soliera, ma non si allontana dalla sua casa: dal momento che i fascisti conoscono bene le idee della famiglia Vecchi, appare probabile che indirizzino i tedeschi presso quel nucleo. Nelle prime ore del mattino del 25 ottobre i soldati germanici piombano sul luogo e catturano Ivo, che viene impiccato all’ingresso della propria abitazione alla presenza dei suoi cari.

Elenco vittime partigiani 2

Triestino Franciosi,
Ivo Vecchi

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Brigata nera reparto imprecisato

Tipo di reparto: Brigata Nera

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a via Serrasina, Soliera

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: via Serrasina, Soliera

    Descrizione: Triestino Franciosi e Ivo Vecchi sono ricordati da una lapide che è stata affissa al muro esterno della casa di via Serrasina che il 25 ottobre 1944 ha ospitato il patibolo dell’esecuzione capitale.

Bibliografia


Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970.
M. Pacor e L. Casali, Lotte sociali e guerriglia in pianura, Roma, Editori Riuniti, 1972, pp. 194, 264 e 362.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998, pp. 425-426.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 583.

Sitografia


http://emilia-romagna.anpi.it/modena/calendario/1944_10.html
http://www.comune.soliera.mo.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=3028
http://www.voce.it/edicola/index.html?section=articolo&id=613&artid=22368
http://emilia-romagna.anpi.it/modena/archivio_res/ottobre_08/art_18_10_08.htm
http://impressioniespressioni.blogspot.it/p/cippi-resistenti.html

Fonti archivistiche

Fonti