MACCHIA ALTA CINIGIANO 20.06.1944

(Grosseto - Toscana)

Descrizione

Località Macchia Alta, Cinigiano, Grosseto, Toscana

Data 20 giugno 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Il 1. gennaio 1944, su impulso dei più anziani antifascisti della zona, i renitenti alle leva di Cinigiano e Campagnatico dettero vita alla formazione partigiana “G. Mameli” Montecucco. La banda si rinforzò e organizzò militarmente a partire dal mese di marzo 1944, grazie anche al sostegno di molti proprietari terrieri. L’11 marzo fu attaccata la caserma della GNR di Cinigiano, mentre sei giorni dopo, un intervento partigiano preceduto da una dimostrazione di donne riuscì a far fallire un rastrellamento fascista contro i renitenti alla leva. Dopo altri scontri, il 4 aprile gli uomini della Montecucco attaccarono la sede della compagnia giovanile della GNR di Sasso d’Ombrone, incontrando una forte reazione avversaria. Nonostante il recupero di armi e munizioni, negli scontri morirono due ufficiali russi della formazione. Come rappresaglia a tale azione, il 7 aprile la GNR organizzò un massiccio rastrellamento nella zona di Monte Cucco, nel corso del quale perse la vita il comandante della banda, il capitano neozelandese Roderick. La formazione subì un duro colpo e riparò presso la fattoria di Monte Cucco, rientrando in azione solo a maggio inoltrato. Intanto, per rifornirsi di armi, la formazione amiatina badogliana “Alta Maremma”, guidata dal tenente colonnello Sebastiano Gambosu, infiltrò nella polizia fascista con sede in Paganico due partigiani, Del Fá e Benucci. Quest’ultimi, alla guida di alcuni elementi della formazione, organizzarono un colpo alla sede della Prefettura di Grosseto in Paganico, riuscendo ad asportare molte armi e munizioni (inizio giugno 1944). Quest’azione costò la vita a un civile cinigianese, il colono Eusepio Mecattini, fucilato in località Macchia Alta dai militi della 98. Legione GNR, con l’accusa di aver dato ospitalità ai partigiani di rientro dal colpo di Paganico dove avevano disarmato la sede della Prefettura di Grosseto.
Grazie anche al contributo della formazione Mameli Montecucco, Cinigiano fu liberatata dalle truppe marocchine del Corpo di spedizione francese il 21 giugno 1944.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Per questo episodio non fu mai avviato alcun procedimento giudiziario.

Annotazioni: Nelle relazioni partigiane stilate dai comandanti della formazione Alta Maremma, Sebastiano Gambosu, e del distaccamento di Castel del Piano “Attilio Sforzi”, Adelmo Arrighi, è indicata come data di morte del colono Eusepio Mecattini il 20 maggio 1944. In risposta alla richiesta di notizie in merito ai caduti per rappresaglie nazifasciste avvenute nel territorio del suo comune, il 12 novembre 1945 il sindaco di Cinigiano rispose al Comitato provinciale dell’ANPI di Grosseto, chiarendo che dagli atti il civile Eusepio Meiattini risultava morto il 20 giugno 1944. Lo stesso Adelmo Arrighi, in una dichiarazione del 30 ottobre 1945, scrisse che l’azione del distaccamento “Attilio Sforzi” contro la sede della Prefettura in Paganico si era verificata nella prima decade di giugno (e non nel mese di maggio come aveva scritto in precedenza), e che i soldati tedeschi, venuti a conoscenza che il colono Meiattini aveva ospitato i partigiani partecipanti al colpo nel suo podere di Macchia Alta, si recarono presso la sua abitazione fingendosi americani, ebbero conferma del fatto che Meiattini avesse rifornito di viveri gli uomini del distaccamento “A. Sforzi”, e quindi lo uccisero non lontano dalla sua casa, in località fra Macchia Alta e il podere di Serranzano, frazione di Montenero (Cinigiano).
Nelle relazioni partigiane compare il nominativo Eusebio Mecattini, mentre nel documento del Comune di Cinigiano, a nostra avviso più attendibile, la vittima è indicata col nome di Eusepio Meiattini.

Scheda compilata da Marco Grilli
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-05 23:05:00

Vittime

Elenco vittime

Eusepio Meiattini, nato il 29/07/1892 a Cinigiano, colono.

Elenco vittime legate a partigiani 1

Eusepio Meiattini.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


98. legione GNR di Grosseto

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Cinigiano, via Don Monaci

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Cinigiano, via Don Monaci

    Anno di realizzazione: 1990

    Descrizione: A Cinigiano, in via Don Monaci (di fronte alla caserma dei carabinieri), si trova il monumento ai caduti delle due guerre mondiali e alla pace fra i popoli, realizzato nel 1990 e modificato nel 2011. Si tratta di un arco con ali in muratura e base circolare gradinata. Sul lato sinistro si trova una targa con alcuni versi di Giuseppe Ungaretti.

  • museo a Grosseto, Via de’Barberi 61

    Tipo di memoria: museo

    Ubicazione: Grosseto, Via de’Barberi 61

    Descrizione: Mostra permanente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isgrec): “Stragi nazifasciste nella provincia di Grosseto”, visitabile nella Biblioteca Francesco Chioccon dell’Isgrec, in Via de’Barberi 61, Grosseto.

Bibliografia


Claudio Biscarini, Storia del Raggruppamento Monte Amiata nelle province di Siena e Grosseto, FM Edizioni, San Miniato Basso, 2006.
Nicola Capitini Maccabruni, La Maremma contro il nazifascismo, La Commerciale, Grosseto, 1985, p. 142.
Centro studi “Fernando Di Giulio”, Resistenza e liberazione. Documenti e testimonianze dell’area amiatina, Arcidosso, 1995, p. 44.
Comitato per le celebrazioni del XX della Resistenza, La Provincia di Grosseto alla macchia. Atti e documenti delle formazioni partigiane e del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale, Amministrazione provinciale, Grosseto, 1965, pp. 103-107, 155-161, 172-176.
Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, 1943-’45, La liberazione in Toscana. La storia, la memoria. Testimonianze, ricordi dai comuni toscani, Giampiero Pagnini editore, Firenze, 1994, p. 115.
Tamara Gasparri, La Resistenza in provincia di Siena, Olschki, Firenze, 1976, pp. 131-133, 136-137, 267-272.
Renzo Vanni, La Resistenza dalla Maremma alle Apuane, Giardini, Pisa, 1972, p. 125.
Giovanni Verni, Cronologia della Resistenza in Toscana, Roma, Carocci, 2005, cd allegato.

Sitografia


www.grossetocontemporanea.it
www.isgrec.it
www.radiomaremmarossa.it

Fonti archivistiche

Fonti

ACS, Ministero dell’Interno, Direzione generale PS, Affari generali e riservati, Rsi - Attività ribelli, b. 6, f. 26 Grosseto.
AS Grosseto, R. Prefettura, b. 797, f. Relazioni della Resistenza.
ISGREC, Anpi, Serie I, b. 33, Relazione “La Resistenza nell’Alta Maremma”.
ISGREC, Anpi, Serie I, b. 45, Relazione dell’attività della formazione “G. Mameli” di Montecucco.
ISGREC, Anpi, Serie II, b. 17, Elenchi fucilati per rappresaglia dai nazifascisti; pratiche per pensioni ai discendenti; pratiche per sussidi ai familiari e per pensioni.
ISGREC, Resistenza in Maremma, v. 4, Capitini-Maccabruni, Cartografia.
ISRT, Relazioni ufficiali delle formazioni partigiane, b. 1, f. 1, Relazione dell’attività svolta dal Raggruppamento Monte Amiata.