Pescocanale Capistrello 20-3-1944

(L'Aquila - Abruzzo)

Descrizione

Località Pescocanale, Capistrello, L'Aquila, Abruzzo

Data 20 marzo 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Pietro Edoardo Masci il 20 marzo 1944 fu condotto al cospetto del tenente Haing Nebgen (Federpost n. 57302-F.) del 114. Corpo della 5.Gebirg Division, stanziato a Capistrello. Masci era accusato di aver sottratto sigarette e barrette di cioccolato ad un maresciallo tedesco, ospitato nella sua abitazione. Del furto era ritenuto responsabile anche Giovanni Barbati che risiedeva nello stesso stabile. All’interrogatorio era presente come interprete un certo D’Armoneco Enrico di Bolzano. Secondo la deposizione del 30 marzo 1946 di Savina Vincenzo, comandante dei CC.RR. di Capistrello, Nebgen pistola alla mano aveva ottenuto la confessione di colpevolezza di Masci. In un primo momento sembrava che la punizione dovesse consistere in scudisciate, ma dopo il rapporto di servizio di altri ufficiali tedeschi si decise per la fucilazione. Un plotone composto da quattro-cinque soldati si avviò di sera verso Pescocanale. Come ricordava Barbati egli venne condotto per primo davanti al plotone di esecuzione, ma approfittando di momenti di indecisione dei soldati, riuscì a fuggire saltando un muro e a scampare ai numerosi colpi sparati. Dopo la fuga di Barbati, Masci venne torturato e successivamente colpito a morte da colpi di fucile. L’indomani, Marta Bonanni venne incaricata dal compaesano Santirocco Ermanno, fascista, di recuperarne il corpo. Bonanni, nella deposizione del maggio 1945 ai carabinieri, riferì che Masci, il cui corpo era crivellato di colpi, presentava segni di sevizie: il volto tumefatto e ferito da percosse, il pene ed i testicoli strappati con filo di ferro.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: punitivo
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: Sulla base delle inchieste condotte dopo l’eccidio dalla locale stazione dei Carabinieri, la Procura Generale Militare di Roma archivia provvisoriamente il caso il 14 gennaio 1960. Il ministero degli Esteri italiano, il 9 marzo 1965 inviava, alla Procura di Stato della Germania Federale di Hof, atti della Procura della Repubblica di L’Aquila sulla uccisione di Masci; il 29 novembre 1967 la Procura di Hof riteneva il “non luogo a procedere in quanto non fugabili i dubbi sulla illegittimità della uccisione”. La questione fu rilanciata da un esposto-denuncia di Antonio Rosini, che riguardava le vittime dell’eccidio di Capistrello del 4 giugno 1944, al Tribunale di Avezzano il 18 aprile 1994 che a sua volta, il 15 luglio 1995, lo trasmise alla Procura Generale Militare di Roma laddove si costituirono parte civile alcuni comuni marsicani devastati dalle violenze nazifasciste.
Veniva inoltrato un appello il 16 marzo 1996 per la riapertura della inchiesta al Presidente della Repubblica italiana ma senza esito. L’8 dicembre 1997 il Ministero di Giustizia della Germania, rispondeva con il non luogo a procedere per il suddetto fascicolo della Procura di Stato di Hof. Il 25 gennaio del 2001 la Procura Militare di Roma chiedeva l’archiviazione del procedimento.
La ricostruzione dell’intera vicenda giudiziaria si trova in Antonio Rosini, Giustizia negata. Appendice, Avezzano, 2005.

Scheda compilata da Enrico Cavalli Iasric e Marco D’Urbano
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge

Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-06-21 14:59:47

Vittime

Elenco vittime

Piero Masci, di Augusto e di Di Domenico Giovanna, nato a Capistrello il 29/06/1925; studente.

Elenco vittime civili 1

Piero Masci, di Augusto e di Di Domenico Giovanna, nato a Capistrello il 29/06/1925; studente.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


114. Korps/5. Gebirgs-Division

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Nebgen Haing

    Nome Nebgen

    Cognome Haing

    Stato nominativo generico o non identificato emerso dalla documentazione

    Note responsabile Nebgen Haing, Tenente, comandante del presidio germanico di Capistrello

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 114. Korps/5. Gebirgs-Division

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a

    Tipo di memoria: monumento

    Descrizione: Comune di Capistrello fa erigere un monumento dedicato a Piero Masci.

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Descrizione: Medaglia d\'oro al Merito Civile «Piccolo centro della Marsica, nel corso dell\'ultimo conflitto mondiale fu oggetto della cieca ed efferata rappresaglia delle truppe tedesche in ritirata che trucidarono trentatré suoi concittadini inermi e fucilarono, dopo una straziante tortura, un giovane diciannovenne. Fulgido esempio di spirito di sacrificio e di amor patrio.» — Capistrello, 4 giugno 1944

Bibliografia


Pietrantonio Palladini, Cento metri di catene, Avezzano, Penne, Cartografital, 1977;

Antonio Rosini, Giustizia Negata. Martiri di Capistrello. Martirio di Pietro Masci, Luco Dei Marsi, Aleph, 1998;

Antonio Rosini, Giustizia Negata. Appendice, Avezzano, 2005;

Walter Cavalieri, L’Aquila. Dall’Armistizio alla Repubblica 1943-46, L’Aquila, Studio7, 1994;

Costantino Felice, Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo, Roma, Donzelli, 2014;

Carlo Gentile, I crimini di guerra tedeschi in Italia 1943-1945,Torino, Einaudi, 2015.

Sitografia


http://antoniorosini.blogspot.it/;
www.terremarsicane.it;
https://www.youtube.com/watch?v=WMQkB613SAA: Ode ai 33 di Capistrello, di Romolo Liberale.

Fonti archivistiche

Fonti

ASAq, Fondo prefettura, Atti di gabinetto, II Versamento, Categoria XIX, busta 150;
CPI 9/13;
AUSSME, N 1/11, b. 2132 bis