Poligono da tiro Tagliacozzo 23-2-1944

(L'Aquila - Abruzzo)

Descrizione

Località Poligono da tiro, Tagliacozzo, L'Aquila, Abruzzo

Data 23 febbraio 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 2

Descrizione: I tedeschi arrivarono a Tagliacozzo il 12/09/1943, giorno della festività della Madonna dell’Oriente.
Nella zona operavano tre bande di partigiani: una organizzata dal tenente Giovanni De Acutis, un secondo gruppo coordinato dal capitano Vincenzo Marini che nell’ottobre ’44 venne arrestato e sostituito dal sottotenente Dante Salciccia e una terza banda denominata prima Giulio Porzio e poi dal giugno ’44 ricordata con il nome di Gaetano Di Salvatore. Il territorio divenne di interesse strategico non solo perché poco più a sud era stata posta la linea Gustav ma anche perché era attraversato dalla Tiburtina-Valeria e dalla ferrovia Roma-Avezzano. Per di più presso Massa d’Alba Fucense nel novembre del ’43 si era trasferito il Quartier Generale di Kesserling. Nel febbraio 1944 Tagliacozzo brulicava di comandi militari nazisti.
Luigi Consoli e Luigi Del Monaco, nativi di Palestrina, da apprendisti sarti furono licenziati per mancanza di lavoro. In seguito iniziarono a lavorare con i tedeschi nelle operazioni di carico e scarico dei proiettili di cannone che dalla stazione ferroviaria di Palestrina venivano smistati verso il fronte di Cassino. Notando che la polvere da sparo era contenuta in sacchetti di seta, tessuto pregiato, impossibile da trovare sul mercato locale in quegli anni, decisero di sabotare le bombe asportandone la polvere da sparo.
Così accusati di sabotaggio furono arrestati e chiusi in un vecchio casale nelle vicinanze di Palestrina. Da qui furono trasferiti, interrogati e torturati in una villetta in località Cappuccini di Tagliacozzo. La mattina del 23/02/1944 dopo aver ricevuto la comunione e aver confessato le ultime parole al sacerdote Giulio Lucidi, i due amici furono freddati nel poligono da tiro di Tagliacozzo dal plotone di esecuzione nazista. In tal modo si eseguiva l’inappellabile sentenza emessa il 30/01/1943 dal tribunale militare tedesco di stanza a Tagliacozzo, dal momento che la domanda di grazia fu respinta dal generale Kesserling.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: punitivo
--> Per saperne di più sulle tipologie

Annotazioni: Negli Atti di morte registrati nel Comune di Tagliacozzo si riporta che le due vittime erano braccianti e non apprendisti sarti. Inoltre negli stessi registri il Comune di nascita di Luigi Del Monaco risulta Palestrina.
Da una approfondita ricerca realizzata con l’aiuto degli Uffici Anagrafe dei comuni di Palestrina e Maddaloni ho verificato che la vittima Luigi Del Mona è nato nel comune di Maddaloni, in provincia di Caserta.
Nell’articolo di Ernesto Nassi le due vittime vengono citate come partigiani.
In realtà Luigi Consoli e Luigi Del Monaco non hanno ottenuto il riconoscimento e la qualifica ufficiale di partigiani.

Scheda compilata da Enrico Cavalli Iasrac e Alessia D’Innocenzo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-07 20:26:44

Vittime

Elenco vittime

1. Consoli Luigi nato a Palestrina il 2/12/1923. Figlio di Alberto Amerigo e Falletti Olga. Celibe.
Lavorante apprendista di un affermato sarto di Palestrina.

2. Del Monaco Luigi nato a Maddaloni (Provincia di Caserta) il 9/01/1923. Figlio di Francesco e Filomena Azzinito. Orfano di madre. Residente a Maddaloni fino al 30/09/1930 data in cui è emigrato a Palestrina.
Celibe. Lavorante apprendista di un affermato sarto di Palestrina.

Elenco vittime civili 2

1. Consoli Luigi nato a Palestrina il 2/12/1923. Figlio di Alberto Amerigo e Falletti Olga. Celibe.
Lavorante apprendista di un affermato sarto di Palestrina.

2. Del Monaco Luigi nato a Maddaloni (Provincia di Caserta) il 9/01/1923. Figlio di Francesco e Filomena Azzinito. Orfano di madre. Residente a Maddaloni fino al 30/09/1930 data in cui è emigrato a Palestrina.
Celibe. Lavorante apprendista di un affermato sarto di Palestrina.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Settimo Gatti

    Nome Settimo

    Cognome Gatti

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Il Maresciallo Settimio Gatti comandava la stazione dei carabinieri di Tagliacozzo durante l’occupazione tedesca. Agiva in stretta collaborazione con gli occupanti, facilitandone le azioni e spingendoli a compiere atti di violenza sui civili. Fu lui ad esortare i tedeschi a sparare al mucchio di donne indifese in via Valeria, in cui fu uccisa Diana Nucilli e ferita Maria De Sanctis. Ancora lui chiese e ottenne il comando del plotone di esecuzione che fucilò Luigi Consoli e Luigi Del Monaco, pronunciando superbo la frase “Giustizia è fatta”. Conclusa la guerra fu trasferito da Tagliacozzo, dove però tornò in pensione. Riconosciuto dalla popolazione, il 24 maggio 1945, fu circondato dalla folla inferocita che voleva metterlo a morte nello stesso luogo in cui fece assassinare i due giovani di Palestrina. Qualcuno avvisò i carabinieri che intervennero e lo salvarono. Gatti fu condotto a Forte Braschi a Roma, sede del Tribunale Militare e subì un processo. Pur condannato ad una lunga pena detentiva, ottenne i benefici della legge di amnistia di Togliatti e tornò da cittadino libero a Tagliacozzo.

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Tagliacozzo, via dell’Oriente

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Tagliacozzo, via dell’Oriente

    Anno di realizzazione: 1984

    Descrizione: Comune di Tagliacozzo, via dell’Oriente. Nel 1984 durante il 40° anniversario della morte di Luigi Consoli e Luigi Del Monaco l’Amministrazione Comunale di Palestrina in accordo con quella di Tagliacozzo fece depositare una lapide commemorativa in onore delle due vittime. Il comune di Palestrina ha intitolato una via cittadina a Luigi Consoli.

Bibliografia


Luigi Bandiera, 11 + 11 Episodi della resistenza, Centro studi francescani del Lazio, Roma, 1974, pp. 13-33.

Alessandro Paoluzi, Tagliacozzo: notizie storiche: le chiese, gli edifici, personaggi celebri, escursioni, Studio Bibliografico A. Polla, Avezzano, 1983.

Antonio Rosini, Appendice a Giustizia Negata, Aleph, Luco Dei Marsi, 1998, pp. 49-50

Antonio Rosini, Otto mesi di ferro e fuoco. Avezzano e dintorni. 1943-44, Grafiche di Censo, Avezzano, 1994, pp. 90-91.

Walter Cavalieri, L’Aquila. Dall’Armistizio alla Repubblica 1943-46. La seconda guerra mondiale all’Aquila e provincia, Studio7, L’Aquila, 1994, pp. 276-277.

Ernesto Nassi, I fratelli Durante: Una bella storia nel cuore di Tagliacozzo, in «Patria Indipendente», l, 30 ottobre 2005, pp. 25-28.

Gaetano Blasetti, I 270 giorni dell’occupazione tedesca di Tagliacozzo. 12 settembre 1943- 8 giugno 1944, Grafiche Cellini, Avezzano, s.d., pp. 25-34.

Sitografia


http://www.marsicalive.it/?p=26033
http://www.terremarsicane.it/marsica/node/26757
http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2006/04/25/CZ2PO_CZ201.html
http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2011/04/21/CZ2PO_CZ207.html
http://istitutoturisticoargoli.it/notizie/allievi-dellargoli-ricordano-la-liberazione/

Fonti archivistiche

Fonti

ASAq, Questura, Cat. E3, b. 15, f. 2.
Comune di Tagliacozzo , Ram 1944