Asinella Ateleta 25-11-1943

(L'Aquila - Abruzzo)

Descrizione

Località Asinella, Ateleta, L'Aquila, Abruzzo

Data 25 novembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Subito dopo l'8 settembre 1943 ampi territori dell'Abruzzo furono occupati dalle truppe tedesche. Con gli alleati che avanzano da sud, la linea del fronte si consolidò lungo la direttrice Cassino-Ortona, (nota come Linea Gustav) costeggiando per un lungo tratto il fiume Sangro.
I tedeschi arrivarono ben presto ad occupare i comuni a ridosso del fronte, tra i quali Roccaraso e la frazione Pietransieri, Castel Di Sangro e Ateleta. Ad Ateleta i tedeschi giunsero verso la fine di settembre e dopo qualche giorno impartirono alla popolazione l'ordine di "evacuazione". Le forze tedesche, infatti, attuarono la strategia della "terra bruciata" lungo gran parte del fronte.
Contestualmente all'occupazione si consumarono le prime razzie tedesche presso le abitazioni oramai disabitate. Il paese fu minato e le abitazioni furono abbattute. L'ordine di evacuazione tedesco prevedeva l'allontanamento forzato della popolazione in direzione di Sulmona. Numerosi abitanti di Ateleta tentarono di "resistere" passivamente agli ordini tedeschi rifugiandosi nelle masserie e nei casolari appena fuori il paese; alcuni di loro ripararono in ricoveri improvvisati nei boschi nonostante le rigide temperature invernali. Molti degli sfollati rifiutarono di lasciare il comprensorio di Ateleta. La speranza comune era quella di poter superare la linea del fronte e raggiungere i territori liberati o quanto meno attendere l'arrivo degli alleati. Per molti, una volta intercettati dai tedeschi, questa scelta significò la condanna a morte immediata e la fucilazione sul posto. L'occupazione di Ateleta durò diversi mesi, dalla fine di settembre 1943 ai primi giorni di giugno del 1944. In quei mesi ad Ateleta si contarono numerose vittime del "fuoco amico" alleato e diversi casi di morte per scoppio di mine antiuomo tedesche. Le terribili condizioni climatiche, l'assenza di cibo e gli stenti causati dai continui spostamenti per sfuggire alle pattuglie tedesche, provocarono un numero consistente di vittime. Di Nardo Francesco fu fucilato dai tedeschi in località Asinella mentre transitava nel territorio interdetto ai civili.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: ripulitura e desertificazione
--> Per saperne di più sulle tipologie

Annotazioni: Di Nardo Francesco è probabilmente lo stesso che compare sulla banca dati on line delle vittime di guerra curato dal Ministero della Difesa "Onorcaduti". Secondo la scheda del Ministero, Di Nardo sarebbe stato un cittadino di Villa Santa Maria pochi chilometri da Ateleta e Gamberale. Il fatto è confermato dalla data di morte che corrisponde alla stessa indicata dal Mannella (vedi bibliografia).

Scheda compilata da Giulio Mario Salzano
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge

Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-07 11:29:17

Vittime

Elenco vittime

Di Nardo Francesco fu Donato, 44 anni di Gamberale (oppure di Villa Santa Maria)

Elenco vittime civili 1

Di Nardo Francesco fu Donato, 44 anni di Gamberale (oppure di Villa Santa Maria)

Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Bibliografia


Ugo Falconio, Il cataclisma tedesco in Ateleta e in altri comuni che sorgono lungo la Linea "Gustav”, Editrice La Città, 1995

Costantino Felice, Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo, Donzelli Editore, Roma, 2014

Costantino Felice (a cura di), La guerra sul Sangro: eserciti e popolazione in Abruzzo, 1943-1945, F. Angeli, Milano, 1994

Francesco Le Donne, Origini e storia di Ateleta, La Moderna, Sulmona, 2000, pp.341-373

Mario Mannella, La nostra terra... ci racconta, EPAM, Castel di Sangro, 2008

Mario Mannella (a cura di), Il Cippo Monumento ai caduti civili ateletesi della guerra 1943-1945, EPAM, Castel di Sangro ,2008

Nicola Palombaro, I Limmari di Pietransieri e le stragi di civili nell'Abruzzo del 1943: l'alba della "normalità del male", in Francesco Soverina (a cura di), 1943. Mediterraneo e Mezzogiorno d'Italia, Napoli, Viella 2015

Sitografia


http://www.difesa.it/Il_Ministro/ONORCADUTI/Pagine/Amministrativo.aspx \"Di Nardo Francesco\"

Fonti archivistiche

Fonti

Testimonianze orali:
Mario Mannella, storico locale, testimone dell\'occupazione di Ateleta. Testimonianze raccolte da Giulio Mario Salzano il 6 giugno 2015 ad Ateleta.