FONTEBUONA VAGLIA 03.09.1944

(Firenze - Toscana)

Descrizione

Località Fontebuona, Vaglia, Firenze, Toscana

Data 3 settembre 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Il 2 settembre 1944 Sante Fedi assieme alla moglie Gina Fredducci e ai due loro figli lasciano la propria abitazione e riparano presso la cantina della casa della famiglia Stefanini in località Fontebuona, Comune di Vaglia, nella quale si erano rifugiati alcuni civili della zona per trovare protezione dai proiettili di artiglieria. Ai primi di settembre, nel territorio di Vaglia, era infatti in corso l'avanzata alleata. Il 3 settembre, verso le ore 14, si presentano nell'abitazione dello Stefanini quattro soldati che si fermano a mangiare. Dopo essersi rifocillati ordinano a Sante Fedi e a Silvano Lumini, un altro civile lì sfollato, di trasportare fino alla vicina abitazione dei Saccenti una cassa sigillata che i tedeschi, pare, hanno rinvenuto nella stazione dei Carabinieri di Fontebuona. Trasportata la cassa sino alla casa dei Saccenti, già sede di un acquartieramento militare, i tedeschi ne ordinano l'apertura, scoprendovi entro diverse bombe a mano. Il Fedi, a seguito del ritrovamento, viene ripetutamente accusato dai tedeschi di appartenere al movimento partigiano, benché la cassa non fosse appartenuta a lui. Questo particolare il Fedi tenta inutilmente di spiegare più volte ai militari che da parte loro continuano invece ad indicarlo come un partigiano. È questa accusa che determina molto probabilmente ne determina la sorte. Infatti poco dopo viene passato per le armi. Pietro Saccenti, rinchiuso in cantina dai tedeschi assieme ai familiari, ode i colpi di arma da fuoco. Sarà proprio quest'ultimo a ritrovare il giorno seguente il corpo del Fedi abbandonato in un campo ad una cinquantina di metri di distanza dall'abitazione.

Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: ritirata
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Annotazioni: Nel libro di Massimo Biagioni l'uccisione di Sante Fedi è ricondotta al rastrellamento che gli uomini della “Hermann Göring” compiono nei giorni del 9-10-11 aprile 1944 a Vaglia. In particolare si dice che il 9 aprile furono fucilati «otto contadini inermi», tra cui appunto «Santi Fedi a Fontebuona». Nella documentazione dei diari di guerra, però, il fatto viene riportato al 3 settembre 1944.

Scheda compilata da Francesco Fusi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-03 10:29:58

Vittime

Elenco vittime

Fedi Sante di Annibale e di Colli Maria Ottavia, nato a Pontassieve (Firenze) il 01/11/1903, esercente.

Elenco vittime civili 1

Fedi Sante.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: In occasione delle celebrazioni del 25 aprile, le associazioni partigiane e le amministrazioni dei Comuni di Fiesole, Vaglia, Firenze e Sesto Fiorentino organizzano un\'escursione sulle pendici del Monte Morello dedicata ai “Sentieri della Libertà”. Una delle tappa è in prossimità del cippo in memoria di Sante Fedi a Fontebuona.

  • cippo a Vaglia, Fontebuona

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Vaglia, Fontebuona

    Descrizione: In località Fontebuona è stato posto un cippo in memoria di Sante Fedi.

Bibliografia


Massimo Biagioni, Scarpe rotte eppur bisogna andar. Fatti e persone della Resistenza in Mugello e Val di Sieve, Pagnini e Martinelli Editori, Firenze, 2004, p. 137.
Gianluca Fulvetti, Uccidere i civili. Le stragi nazifasciste in Toscana (1943-1945), Carocci, Roma, 2009, pp. 73-74.

Sitografia


http://www.comune.fiesole.fi.it/opencms/opencms/comunicato/I-Sentieri-della-Libert-passeggiata-per-lanniversario-della-Liberazione-00001/

Fonti archivistiche

Fonti

CSIT, AUSSME, N 1/11, b. 2132, Firenze, dichiarazioni di Pietro Saccenti, Gina Fredducci e Silvano Lumini dell\'8 e 9 febbraio 1945.