MANCIANO 27-28.05.1944

(Grosseto - Toscana)

Descrizione

Località Manciano, Manciano, Grosseto, Toscana

Data 27 maggio 1944 - 28 maggio 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 2

Descrizione: In seguito all’espansione primaverile del movimento partigiano e al fallimento dei bandi d’arruolamento nell’esercito della RSI, nel mese di maggio 1944 i nazifascisti organizzarono una serie di rastrellamenti nel sud della provincia, per porre fine all’intensa guerriglia condotta dagli autonomi del 7. Gruppo Bande del Raggruppamento Monte Amiata e dalla Banda Arancio Montauto (BAM). Alla prima formazione un duro colpo fu apportato il 7 maggio 1944 a Murci, quando in un agguato organizzato dalla 98. Legione GNR, insieme al suo attendente Giovanni Conti cadde il capo della banda locale Luigi Canzanelli, il noto “Tenente Gino” medaglia d’argento al Valor Militare (alla memoria), a cui ancora oggi è intitolata la Caserma dei carabinieri di Grosseto. La BAM fu invece sgominata nel corso del massiccio rastrellamento a Monte Maggiore-Montauto di Manciano, organizzato da tre differenti reparti nazifascisti il 20 maggio 1944. Questo episodio segnò anche la definitiva uscita dalla lotta partigiana del capo della BAM, il geometra Sante Arancio. I rastrellamenti non posero però fine alle attività dei “ribelli”. Elementi dell’ormai disciolta BAM e del 7. Gruppo Bande organizzarono una lunga serie di atti di sabotaggio per bloccare le comunicazioni e i rifornimenti dei tedeschi, interrompendo numerose strade e facendo saltare in aria diversi ponti. La reazione non si fece attendere e il 27 maggio 1944 un reparto germanico accerchiò la fattoria di Colle Lupo (Magliano in Toscana) dove si trovavano alcuni partigiani, uccidendone uno e arrestandone altri quattro, che furono legati con un fil di ferro dietro a un camion e condotti sino al comando tedesco sito in località “La Sgrilla”. Due di loro, Eugenio Nanni e Pietro Ruggeri, furono fucilati all’alba del 28 maggio dietro al muro del cimitero di Manciano.
Un altro partigiano, Achille Leoni, nato a Magliano in Toscana, classe 1924, sbandato del Regio Esercito, fu condotto a Pescia Fiorentina in una base del comando del Lehrstab für Bandenkämpfung (Centro addestramento per la lotta alle bande, guidato dal capitano Volker Seifert), interrogato e poi fucilato nella vicina macchia, in data 2 giugno 1944. Leoni è stato riconosciuto partigiano combattente caduto della Banda Arancio Montauto.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Per questo episodio non fu mai avviato alcun procedimento giudiziario.

Scheda compilata da Marco Grilli
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-07 15:01:25

Vittime

Elenco vittime

Nanni Eugenio detto Italo, nato a Manciano, classe 1925, di professione vigile del fuoco, renitente alla leva, riconosciuto partigiano combattente caduto del Raggruppamento “Monte Amiata”, 7. Gruppo Bande.
Ruggeri Pietro, nato a Reggio Calabria, classe 1919, sottufficiale della Regia Marina, riconosciuto partigiano combattente caduto della Banda Armata Maremmana (o Banda “Arancio Montauto”).

Elenco vittime partigiani 2

Nanni Eugenio.
Ruggeri Pietro.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Ogni anno, in occasione della ricorrenza della Festa del lavoro (1° maggio), l’amministrazione comunale di Manciano organizza un corteo e una celebrazione ufficiale di fronte al cippo ai “Caduti per la libertà”, onorando la memoria delle vittime della guerra di Liberazione.

  • museo a Grosseto, ISGREC

    Tipo di memoria: museo

    Ubicazione: Grosseto, ISGREC

    Descrizione: Mostra permanente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isgrec): “Stragi nazifasciste nella provincia di Grosseto”, visitabile presso la sede dell’Isgrec in Via de’ Barberi 61, Grosseto.

  • cippo a Manciano

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Manciano

    Anno di realizzazione: 1953

    Descrizione: Il 6 settembre 1953 a Manciano è stato inaugurato un cippo dedicato ai “Caduti per la libertà”, commissionato dall’amministrazione comunale e realizzato dallo scultore Marcello Legaluppi. Il monumento intende onorare la memoria di tutte le vittime della guerra di Liberazione.

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Descrizione: Croce di guerra al Valor Militare al Comune di Manciano.

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Descrizione: Croce di bronzo al Valor Militare al Comune di Manciano.

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Descrizione: Croce di bronzo al Valor Militare al Comune di Manciano.

Bibliografia


Roger Absalom, Paola Carucci, Arianna Franceschini, Jan Lambertz, Franco Nudi, Simone Slaviero (a cura di), Le stragi nazifasciste in Toscana 1943-45. 2. Guida alle fonti archivistiche. Gli archivi italiani e alleati, Roma, Carocci, 2005, cd allegato.
Giulietto Betti, Franco Dominici, Banda Armata Maremmana. La Resistenza, la guerra e la persecuzione degli ebrei a sud di Grosseto (1943-’44), Effigi, Arcidosso, 2014, pp. 135-144, 255-256, 314, 342.
Claudio Biscarini, Storia del Raggruppamento Monte Amiata nelle province di Siena e Grosseto, FM Edizioni, San Miniato Basso, 2006, p. 139.
Nicola Capitini Maccabruni, La Maremma contro il nazifascismo, La Commerciale, Grosseto, 1985, pp. 64-66, 139-140.
Luciano Casella, La Toscana nella guerra di liberazione, La Nuova Europa Editrice, Carrara, 1972, pp. 189-199.
Comitato per le celebrazioni del XX della Resistenza, La Provincia di Grosseto alla macchia. Atti e documenti delle formazioni partigiane e del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale, Amministrazione provinciale, Grosseto, 1965, pp. 29-34.
Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, 1943-’45, La liberazione in Toscana. La storia, la memoria. Testimonianze, ricordi dai comuni toscani, Giampiero Pagnini editore, Firenze, 1994, p. 122.
Comune di Manciano, Comune di Manciano. 30° della Resistenza e della Liberazione, senza editore, Manciano, 1974.
Comune di Manciano, Il Comune di Manciano nel Ventennale della Liberazione, Ctln, Manciano, 1964.
Franco Dominici, Cronologia degli eventi: dal settembre 1943 alla liberazione di Manciano in La guerra di Liberazione e il territorio di Manciano. Cronologia, documenti, immagini. Settantesimo della Liberazione nazionale (25 aprile 1945-25 aprile 2015), Anpi-Manciano, 2015, p. 40.

Sitografia


www.grossetocontemporanea.it
www.isgrec.it
www.radiomaremmarossa.it
www.regione.toscana.it

Fonti archivistiche

Fonti

ACS, Ministero dell’Interno, Direzione generale Pubblica Sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Categorie permanenti, A5G – Seconda guerra mondiale (1940-1945), b. 142, f. 249.
ACS, RSI, Segreteria particolare del duce, Carteggio riservato 1943-1945, b. 28.
AS Grosseto, Fondo R. Prefettura, b. 797, f. Relazioni della Resistenza.
ISGREC, Anpi, Serie I, b. 39, Documenti formazione partigiana Manciano.
ISGREC, Anpi, Serie I, b. 49, Documenti per ricerche storiche, Pp1, Elenco dei Caduti di guerra nel territorio del Comune di Manciano.
ISGREC, Anpi, Serie II, b. 17, Elenchi fucilati per rappresaglia dai nazifascisti; pratiche per pensioni ai discendenti; pratiche per sussidi ai familiari e per pensioni.
ISGREC, Cln Manciano, b. 3, f. 54 e b. 4, f. 126.
ISGREC, Resistenza in Maremma, v. 4 Fondo Capitini-Maccabruni, Cartografia.
ISRT, Lelio Barbarulli, Relazione dell’attività svolta dal “Settore B” del Raggruppamento Monte Amiata.
ISRT, Miscellanea di piccoli fondi privati, Carte Banda Arancio Montauto.
NARA, T312, bob 487, AOK 14, KTB, Tagesmeldung.