MONTE GAIARDIN SACILE 10-9-1944

(Pordenone - Friuli-Venezia Giulia)

Descrizione

Località Monte Gaiardin, Sacile, Pordenone, Friuli-Venezia Giulia

Data 10 settembre 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 4

Numero vittime uomini 4

Numero vittime uomini adulti 4

Descrizione: I territori della Valcellina e della zona del Vajont erano stati interessati dalla presenza partigiana già prima del novembre del 1943. Grazie alla possibilità di condurre agilmente operazioni di guerriglia, il movimento partigiano riuscì qui ad organizzarsi in maniera particolarmente efficace e a disporsi nei luoghi chiave a cavallo tra i territori friulani, allora compresi nella Zona d’Operazioni Litorale Adriatico, e il Veneto. Nella primavera-estate del 1944, complice il consistente afflusso di nuove leve, le formazioni si assestarono nel seguente modo: la Divisione garibaldina “Nannetti” si dispose tra il Cansiglio e il Monte Grappa, la 5a Brigata “Osoppo” (nata dal Battaglione “Piave”) a Piancavallo, mentre tra Pordenone, San Vito al Tagliamento e Prata, a partire dai primi nuclei GAP, si era articolata una vasta organizzazione di pianura che interessò tutta la Destra Tagliamento e che arrivò a toccare, grazie al Battaglione “Veneziano”, anche Treviso e Venezia. Data la significativa compresenza di formazioni facenti riferimento ad ispirazioni politiche diverse, si decise nel luglio del 1944, al fine di rendere più efficiente la lotta contro i nazifascisti, di arrivare a dei comandi unificati tra le brigate Garibaldi ed Osoppo, che portarono alla costituzione della “Ippolito Nievo A” e della sua appendice di pianura, la “Ippolito Nievo B”. Tali formazioni, sempre più organizzate ed efficienti, misero a dura prova la capacità di controllo del territorio esercitata dagli occupanti, tenendo sotto scacco per tutta l’estate i presidi tedeschi. Per tale ragione durante la prima decade di settembre tutta la Valcellina venne interessata da una vasta offensiva mirata a scardinare la presenza partigiana sul Cansiglio e sul Piancavallo. Durante queste imponenti operazioni le staffette partigiane Emilio Carli e Tullio Chiaradia vennero inviate al comando della Divisione “Nannetti” per sollecitare ordini. Non riuscendo nell’operazione a causa del fuoco nemico tentarono di rientrare assieme a due compagni della Brigata “Tollot”, ossia Mariano De Nardi e Guido Costella. I quattro vennero però catturati e sottoposti ad interrogatorio mediante torture. Dopo numerosi maltrattamenti vennero finiti a colpi di pugnale.

Modalità di uccisione: arma da taglio

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: Esiste una difformità tra le fonti in merito alle circostanze della morte. L’elenco dei caduti della Brigata “Ciro Menotti” segnala infatti che Chiaradia e Carli morirono sì in quella data e in quella località, ma durante un combattimento. Le fonti bibliografiche e la motivazione alla Medaglia di Bronzo di Carli però segnalano che i quatto vennero uccisi a seguito del loro arresto. In questa sede si è deciso di riportare la versione fornita dalla bibliografia e dalla oramai consolidata memoria ufficiale.

Scheda compilata da Irene Bolzon
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-11-01 15:35:35

Vittime

Elenco vittime

1. Emilio Carli “Oscar”, 24 anni, contadino, partigiano della Brigata “Ciro Menotti”, Divisione Garibaldi “Nannetti”

2. Tullio Chiaradia “Elda”, 18 anni, studente, partigiano della Brigata “Ciro Menotti”, Divisione Garibaldi “Nannetti”

3. Mariano De Nardi, 20 anni, partigiano della Brigata “Tollot”, Divisione Garibaldi “Nannetti”

4. Guido Costella, 18 anni, partigiano della Brigata “Tollot”, Divisione Garibaldi “Nannetti”

Elenco vittime partigiani 4

1. Emilio Carli “Oscar”, 24 anni, contadino, partigiano della Brigata “Ciro Menotti”, Divisione Garibaldi “Nannetti”

2. Tullio Chiaradia “Elda”, 18 anni, studente, partigiano della Brigata “Ciro Menotti”, Divisione Garibaldi “Nannetti”

3. Mariano De Nardi, 20 anni, partigiano della Brigata “Tollot”, Divisione Garibaldi “Nannetti”

4. Guido Costella, 18 anni, partigiano della Brigata “Tollot”, Divisione Garibaldi “Nannetti”

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Alla memoria di Emilio Carli è stata concessa la Medaglia di Bronzo al Valore Militare con la seguente motivazione: “Valoroso combattente della lotta di liberazione, comandante di una compagnia di partigiani, forniva ripetutamente belle prove di capacità, di tenacia e di valore. Nel corso di un rastrellamento condotto sulle pendici del Cansiglio da importanti formazioni tedesche, combatteva per più giorni con esemplare coraggio. Caduto in mani nemiche, manteneva, fra le più atroci torture e fino alla morte, eroico contegno, nulla rivelando sulla dislocazione e sulle forze dei partigiani. Gaiardin, 9 settembre 1944”.

  • monumento a

    Tipo di memoria: monumento

    Descrizione: I quattro partigiani vengono ricordati in un monumento presso il cimitero di Stevenà di Caneva, dedicato ai “Martiri della Pedemontana Canevese”.

Bibliografia


Pietro Angelillo, Sigfrido Cescut, I luoghi delle Pietre e della Memoria. Itinerario tra le testimonianze dedicate ai Caduti della Resistenza, Istlib, Pordenone, 2006.

Alberto Buvoli, Franco Cecotti e Luciano Patat (a cura di), Atlante storico della lotta di liberazione italiana nel Friuli Venezia Giulia. Una resistenza di confine 1943-1945, IRSML, IFSML, Istlib Pordenone, Centro Isontino di Ricerca Leopoldo Gasparini, Trieste-Udine-Pordenone-Gradisca, 2005.

Bruno Steffè, La guerra di liberazione nel territorio della provincia di Pordenone 1943-1945, ETS, Spilimbergo, 1997.

Mario Candotti, Lotta partigiana nella Destra Tagliamento. 1943/1945, IFSML, Udine, 2014.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Archivio dell’ANPI Provinciale di Udine, b. 33, f. “Divisione Garibaldi Nino Nannetti – Brigata Ciro Menotti – Elenco dei caduti, mutilati invalidi e feriti”