CERRETE MONTEFALCO 13.04.1944

(Perugia - Umbria)

Descrizione

Località Cerrete, Montefalco, Perugia, Umbria

Data 13 aprile 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 2

Descrizione: Americo Fiorani, Luigi Moretti e Domenico Becchetti sono tre fra i numerosi renitenti che si nascondono nelle campagne del paese. Loro in particolare utilizzano una fossa scavata in un campo non lontano da casa Fiorani, occultata da foglie e arbusti, sebbene non vi si rechino sempre. In quelle settimane le autorità provinciali della RSI, per espressa volontà del capo della provincia Armando Rocchi, hanno lanciato una “offensiva” contro renitenza e diserzione, con l'intento di dare «pochi esempi, applicati in tempi successivi, in zone distanti tra loro, e scelte dove peggio imperversava il fenomeno; ciascun esempio, preceduto da opportuna pubblicità e propaganda» per intimidire la popolazione e farla desistere da tali atteggiamenti.
La sera del 26 marzo 1944 viene notato un certo inconsueto movimento nella casa adiacente a quella di Becchetti, dove vive colui che risulta avere fatto la delazione decisiva. Di buon mattino il giovane scappa, andando ad avvertire Fiorani che a sua volta fa lo stesso con Moretti. La fuga verso il nascondiglio si interrompe quasi subito, con alcuni colpi di pistola sparati in aria e la cattura. I tre sono immediatamente condotti in carcere a Perugia. La mattina del 13 aprile successivo Fiorani e Moretti sono riportati a Montefalco insieme al compaesano Noè Proietti, perché lì presso il Municipio si sta trasferendo il Tribunale regionale militare di guerra per giudicarli. La sentenza è di morte per Fiorani e Moretti, a ventiquattro anni di reclusione per Proietti. La decisione iniziale è di effettuare la fucilazione in piazza, ma già fuori dal Municipio si è formato un «tumultuoso assembramento», che insieme alle grida dei condannati (uno dei due poco dopo sviene, senza mai riprendere completamente i sensi) fanno optare per spostare l'esecuzione al cimitero. La compagnia mista di alpini e bersaglieri riesce a fatica a mantenere l'ordine fino al raggiungimento del cimitero, dove si schiera in posizione defilata rispetto al plotone di esecuzione, a controllare l'intera operazione che si conclude nel tardo pomeriggio.

Modalità di uccisione: fucilazione

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: punitivo
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: Sentenza del Tribunale regionale militare di guerra di Perugia n. 1672/44/XXII RG (condanna a morte di Fiorani e Moretti).
Sentenza della procura militare di Firenze, 21 febbraio 1946 (gli imputati, membri del plotone di esecuzione o che hanno chiesto ed ottenuto l'esenzione dal parteciparvi, sono assolti in quanto dichiarati non punibili «per essere stati costretti alla consumazione del delitto da stato di necessità determinato dall'altrui coercizione»).
In quest'ultima si fa anche esplicito riferimento ad un'imputazione per collaborazionismo, di cui però non si conoscono dettagli ed esito.

Annotazioni: Le tre camionette con il plotone di esecuzione e gli altri militari spariscono immediatamente, lasciando i cadaveri ancora legati alle sedie; secondo i testimoni due soldati invece rimangono, insieme ad alcuni componenti del Tribunale incaricati di accertare l'avvenuta esecuzione, e sono loro a spostare, senza scioglierli dalle sedie, i cadaveri di fronte all'obitorio. Questi comunque in tarda serata possono essere composti dai familiari e nei giorni successivi vengono autorizzati i funerali.
L'unica sostanziale difformità emersa dal confronto fra le testimonianze orali, raccolte o depositate nel corso di indagini nei mesi e anni immediatamente successivi alla Liberazione, e le fonti ufficiali riguarda l'orario della fucilazione, che l'atto di morte riporta alle 19 mentre tutti anticipano di qualche ora.
Non è poi del tutto chiara la vicenda della delazione, che tutti danno per certa e pare abbia avuto un seguito giudiziario, così come alcuni ricordano che la (presunta) spia abbia subito minacce di morte, cui poi non è stato dato seguito. Il tutto sembra sia andato stemperandosi con il passare degli anni.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La vicenda di Fiorani e Moretti è ancora ben radicata, senza alcuna forma di polemica o recriminazione, nella comunità di Montefalco.

Scheda compilata da Tommaso Rossi
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge

Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-12-06 14:25:51

Vittime

Elenco vittime

Fiorani Americo, fu Pietro e di Pimpinicchio Giovanna, nato a Montefalco il 17/07/1925, residente in frazione Casale, contadino, disertore, riconosciuto partigiano della 4. brigata Garibaldi di Foligno, battaglione “Capitano Rossi”, dal 03 febbraio al 13 aprile 1944, «fucilato dai nazifascisti».
Moretti Luigi, di Nazzareno e Settimi Eugenia, nato a Montefalco l\'11 ottobre 1925, residente in frazione Casale, contadino, disertore, riconosciuto partigiano della 4. brigata Garibaldi di Foligno, battaglione “Capitano Rossi”, dal 16 dicembre 1943 al 13 aprile 1944, «fucilato a Montefalco».

Elenco vittime renitenti 2

Fiorani Americo.
Moretti Luigi.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


GNR, distaccamento di Montefalco

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Polizia ausiliaria provinciale di Perugia

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Antonio Ruopoli

    Nome Antonio

    Cognome Ruopoli

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Capitano, relatore.

    Note procedimento Il suo nome è emerso nel giudizio presso la Procura militare di Firenze del 21.02.1946.

    Nome del reparto Tribunale militare territoriale di guerra di Perugia

  • De Metrio Luigi

    Nome De Metrio

    Cognome Luigi

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile sottotenente comandante della compagnia mista alpini-bersaglieri del 52. comando militare provinciale di Perugia.

    Note procedimento Il suo nome emerge nel giudizio presso la Procura militare di Firenze del 21.02.1946.

    Tipo di reparto fascista Esercito

    Nome del reparto 52. Comando militare provinciale di Perugia

  • Francesco Gugliotta

    Nome Francesco

    Cognome Gugliotta

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Guardia del plotone di esecuzione.

    Note procedimento Il suo nome emerge nel giudizio presso la Procura militare di Firenze del 21.02.1946.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Polizia ausiliaria provinciale di Perugia

  • Giuseppe Urru

    Nome Giuseppe

    Cognome Urru

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Vicebrigadiere, comandante del plotone di esecuzione.

    Note procedimento Il suo nome emerge nel giudizio presso la Procura militare di Firenze del 21.02.1946.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Polizia ausiliaria provinciale di Perugia

  • Mario Marruccheddu

    Nome Mario

    Cognome Marruccheddu

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile guardia del plotone di esecuzione.

    Note procedimento Il suo nome emerge nel giudizio presso la Procura militare di Firenze del 21.02.1946.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Polizia ausiliaria provinciale di Perugia

  • Paolo Paolucci

    Nome Paolo

    Cognome Paolucci

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Guardia appartenente al plotone di esecuzione.

    Note procedimento Il suo nome emerge nel giudizio presso la Procura militare di Firenze del 21.02.1946.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Polizia ausiliaria provinciale di Perugia

  • Raffaele Delogu

    Nome Raffaele

    Cognome Delogu

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Colonnello presidente del Tribunale militare di guerra di Perugia, comandante militare provinciale.

    Note procedimento Il suo nome è emerso nel giudizio presso la Procura militare di Firenze del 21.02.1946.

    Nome del reparto Tribunale militare territoriale di guerra di Perugia

  • Umberto Lopico

    Nome Umberto

    Cognome Lopico

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile guardia del plotone di esecuzione.

    Note procedimento Il suo nome emerge nel giudizio presso la Procura militare di Firenze del 21.02.1946.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Polizia ausiliaria provinciale di Perugia

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Montefalco, giardini pubblici

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Montefalco, giardini pubblici

    Descrizione: Monumento a loro dedicato a forma di antico altare, con incisioni in latino sulle quattro facciate, all\'interno dei Giardini pubblici di Montefalco, nei pressi della lapide ai Caduti nella Seconda guerra mondiale (ignota la data di realizzazione).

  • luogo della memoria a Montefalco, Cerrete

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Montefalco, Cerrete

    Descrizione: Una sezione della parte di muro perimetrale del Cimitero civico (frazione Cerrete), quella contro la quale è avvenuta la fucilazione, è stata mantenuta in originale (compresi i fori dei proiettili), protetta da un pannello in plexiglass e vi sono state aggiunte alcune frasi e le loro foto (ignota la data di realizzazione).

  • monumento a Montefalco, Casale

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Montefalco, Casale

    Anno di realizzazione: 2004

    Descrizione: Monumento a loro dedicato in frazione Casale, dove vivevano, posto di fronte alla chiesa parrocchiale (realizzato nel 2004).

  • commemorazione a Montefalco

    Tipo di memoria: commemorazione

    Ubicazione: Montefalco

    Descrizione: Ogni anno il Comune di Montefalco ricorda l\'episodio con l\'apposizione di corone sui diversi monumenti dedicati alle due vittime.

Bibliografia


Angelo Bitti, La guerra ai civili in Umbria (1943-1944). Per un Atlante delle stragi nazifasciste, Isuc, Perugia; Editoriale Umbra, Foligno, 2007, pp. 76, 175.
Andrea Pettini, Sentenza di morte. Montefalco, 13 aprile 1944: una feroce persecuzione, Mursia, Milano, 2014.
Tommaso Rossi, Tracce di memoria. Guida ai luoghi della Resistenza e degli eccidi nazifascisti in Umbria, Isuc, Perugia; Editoriale Umbra, Foligno 2013, pp. 542-544, 577, 647.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

AS Firenze, Tribunale militare, p. II, b. 123, f. 9130.
AS Perugia, Armando Rocchi, b. 13, f. 14 «Memoriale», p. 41.
AS Perugia, Prefettura, Gabinetto riservato, b. 136, f. 52.
AS Perugia, Prefettura, Gabinetto riservato, b. 202, f. 2.
SC Montefalco, RAM 1944, foglio parte 2, nn. 4 e 5 del 17 aprile 1944.
AS Isuc, Guerra 1940-1945, b. 1, fasc. 3, c. 47 (il fascicolo contiene, in copia fotostatica, il Diario storico-militare e la Memoria storico-militare del 52° Comando militare provinciale di Perugia, dal 10 novembre 1943 giorno dell\'ufficiale costituzione al 15 giugno 1944, giorno della smobilitazione; la collocazione originale è AUSSME, I-1 Rsi, b. 10);