POLIGONO DI TIRO, LODI, 21-22.08.1944

(Lodi - Lombardia)

Descrizione

Località Poligono di tiro, Lodi, Lodi, Lombardia

Data 21 agosto 1944 - 22 agosto 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 5

Numero vittime uomini 5

Numero vittime uomini ragazzi 1

Numero vittime uomini adulti 4

Descrizione: Facenti parte del gruppo “Falco rosso”, formazione clandestina incorporata nella 174. Brigata “Garibaldi”, furono arrestati il 21 agosto 1944 con l’accusa di aver attentato, il 10 luglio 1944, alla vita del fascista Paolo Baciocchi (morto qualche giorno dopo) e del commissario prefettizio di Lodi Gino Sequi.
I partigiani furono fucilati al Poligono di tiro di Lodi il giorno successivo all’arresto, senza un regolare processo e senza una sentenza di condanna. Non fu possibile nemmeno celebrarne i funerali. Il verbale della GNR cita che i partigiani furono “opportunamente interrogati”, eufemismo traducibile in confessione mediante violenza. Durante l’interrogatorio in caserma, Agosteo compì violenze sui partigiani, ordinando anche ai militi di incitare contro di essi il cane lupo della caserma, oltre che di procedere a pestaggi e sevizie.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: punitivo
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: Pietro Agosteo, comandante della GNR di Lodi, diresse tutta l'operazione, soprattutto gli interrogatori e le sevizie in caserma, e decise - in accordo con i comandi della GNR - la fucilazione.
La sentenza del 19 settembre 1945 condannò a morte: Pietro Agosteo, Cesare Barozzi, Giovanni Bergamaschi, Angelo Bernazzani, Giovanni Boffelli, Danilo Broggio, Zefferino Cazzamali, Salvatore Cingari, Antonio De Gradi, Giuseppe Font, Vittorio Garlatti, Carmelo Lo Re, Giovanni Marazzina, Umberto Moroni, Giovanni Nicoli, Enrico Sianesi, Fiorenzo Sfondrini, Alfredo Zenoni. Altri 27 fascisti furono condannati a pene varianti da 30 a 8 anni: tra cui Antonio Pecis, (30 a.), Giuseppe Ghisalberti e Mario Torre (25 a.), Duilio Baratto (20 a.), Ignazio Sciacchitano (18 a.), Carlo Gallo (18 a.), Giuseppe Allieri (16 a. e 6 mesi), Mario Bertoni e Renzo Di Mauro (16 a.), Gerolamo Pacchiarini (15 a.), Giacomo Scarpini (13 a. e 4 mesi), Enrico Parati (12 a.), Ugo Morelli e Mario Minoia (10 a.).
(CAS, Lodi, Sentenza n. 1, 19 settembre 1945)
[va notato che questa sentenza riguardava sia i fatti di Galgagnano-Villa Pompeiana del 24 luglio 1944 sia quelli della fucilazione del gruppo del “Falco rosso” del 22 agosto 1944]
Tribunale competente:
Corte d'Assise straordinaria di Lodi, settembre 1945 (E. Ongaro, Dal carcere chiamando primavera. Lodi dalla Resistenza alla Liberazione, Cooperativa Libraria Intervento, Lodi , Lodigraf,1980, pp. 210-211).

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La segnalazione che portò i militi della GNR all’arresto dei cinque partigiani risultò ai fini delle indagini antipartigiane molto fruttuosa. Non si sa con certezza chi aprì il varco delle confessioni, ma i militi poterono risalire fino al livello superiore dei contatti della 174. Brigata Garibaldi, addirittura al nome di battaglia del suo comandante Edgardo Alboni (Nemo). Lo stesso Alboni anche nel 1975 ribadirà alla stampa che Garati si presentò a lui la sera stessa dell’attentato costato la vita a Baciocchi (10 luglio 1944) a fare rapporto sull’azione gappista compiuta dal suo gruppo. La mancata rivendicazione pubblica del duplice attentato, i sentimenti dei familiari dei “martiri” e l’atmosfera di criminalizzazione dei partigiani creatasi nel dopoguerra contribuiscono a spiegare la reticenza del Partito comunista e il silenzio del CLN a proposito delle responsabilità dei fucilati. Nell’immaginario collettivo i cinque fucilati continuano ad essere ricordati come “martiri del Poligono”, non perché torturati selvaggiamente e “innocenti” delle accuse loro rivolte, ma perché “testimoni” della lotta per la libertà condotta fino al sacrificio della vita.

Scheda compilata da SIMONA DISTANTE
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge

Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-10-12 06:40:22

Vittime

Elenco vittime

Garati Oreste, n. a Lodi il 26 febbraio 1906, imbianchino, appartenente alla 174. Brigata Garibaldi
Guarnieri Lodovico, n. a Lodi il 2 gennaio 1923, operaio, appartenente alla 174. Brigata Garibaldi
Maddè Ettore, n. a Lodi il 27 dicembre 1924, falegname, appartenente alla 174. Brigata Garibaldi
Moretti Franco, n. a Lodi il 2 settembre 1927, meccanico, appartenente alla 174. Brigata Garibaldi
Sabbioni Giancarlo, n. a Lodi il 20 febbraio 1927, operaio, appartenente alla 174. Brigata Garibaldi

Elenco vittime partigiani 5

Garati Oreste,
Guarnieri Lodovico,
Maddè Ettore,
Moretti Franco,
Sabbioni Giancarlo

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


GNR, distaccamento di Lodi

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Pietro Agosteo

    Nome Pietro

    Cognome Agosteo

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Pietro Agosteo, comandante della GNR di Lodi, diresse tutta l\'operazione, soprattutto gli interrogatori e le sevizie in caserma, e decise - in accordo con i comandi della GNR - la fucilazione.

    Note procedimento Tribunale competente: Corte d\'Assise straordinaria di Lodi, settembre 1945 (E. Ongaro, Dal carcere chiamando primavera. Lodi dalla Resistenza alla Liberazione, Cooperativa Libraria Intervento, Lodi , Lodigraf,1980, pp. 210-211).

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto GNR, distaccamento di Lodi

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Ogni anno, il 22 agosto, si svolge a Lodi la commemorazione con la posa dei fiori al Poligono, una messa in suffragio nella chiesa dell’Incoronata e il discorso del sindaco e di un rappresentante dell\'ANPI in piazza Broletto.

  • luogo della memoria a

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Descrizione: Intitolazione di una via ai Martiri del Poligono

  • monumento a Lodi, poligono di tiro

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Lodi, poligono di tiro

    Descrizione: Monumento eretto al Poligono di tiro di Lodi sul luogo della fucilazione e lapide all\'interno dell\'ingresso

  • lapide a Lodi, Via Calipari

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Lodi, Via Calipari

    Anno di realizzazione: 1977

    Descrizione: Garati viene citato sulla lapide posta il 7 maggio 1977 all’ingresso dell’ATM di Lodi, attuale via Nicola Calipari, tra i dipendenti caduti “per la patria e la libertà” tra il 1943 e il 1945.

  • lapide a Lodi, cimitero

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Lodi, cimitero

  • lapide a Lodi, sottoportico del Broletto

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Lodi, sottoportico del Broletto

  • lapide a Lodi

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Lodi

Bibliografia


Gennaro Carbone, Memoria di pietra, Quaderni ILSRECO n. 27, dicembre 2011, p 99
Ercole Ongaro, Dal carcere chiamando primavera. Lodi dalla resistenza alla liberazione, Lodigraf, Lodi, 1980, pp. 114-124.
Ercole Ongaro, Guerra e resistenza nel Lodigiano 1940-1945, Il Papiro Editrice Altrastoria, Sesto San Giovanni, 1994, pp. 174-182.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ASMi, CAS Lodi