FONTENO 07.09.1944

(Bergamo - Lombardia)

Descrizione

Località Fonteno, Fonteno, Bergamo, Lombardia

Data 7 settembre 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: La battaglia di Fonteno del 31 Agosto 1944 è un azione di risposta al rastrellamento nazifascista operato per liberare due ufficiali militari tedeschi e il loro interprete che erano stati catturati tre giorni prima a Solto Collina e rinchiusi in una baita presso la località Casini. Prima dell’alba una pattuglia tedesca guidata dall’SS-Untersturmfhürer (sottotenente) Fritz Langer, comandante l’Aussenposten Sipo-SD di Bergamo, circondò il paese di Fonteno e raggruppò in piazza trenta abitanti, insieme al parroco, minacciandone la fucilazione qualora i tre prigionieri non fossero stati rilasciati entro le ore 15. Viene ucciso sui Colli di San Fermo, in circostanze confuse, il contadino Angelo Vicini. Nel frattempo una compagnia fascista, la OP Macerata, partita da Monasterolo del Castello, salì ai colli per compiere da sud un rastrellamento dei partigiani. Benché accerchiati, i partigiani effettuarono un azione fulminea e certamente inattesa su Fonteno. Circa metà della brigata scese rapidamente verso il paese, riuscì a rendere inoffensive le sentinelle tedesche intorno all’abitato e a sua volta occupò il paese, riuscendo a capovolgere la situazione. I tedeschi furono fatti prigionieri e gli abitanti liberati. L’altra metà della brigata, appostata sulla cresta che collega il Monte Torezzo al Monte Sicolo, riuscì a contrastare l’attacco e a respingere le truppe fasciste. Data la situazione, Langer concordò con i partigiani il ritiro dei tedeschi da Fonteno e delle truppe fasciste dai Colli di San Fermo, a patto che il paese non subisse in seguito alcuna ritorsione. Nonostante la promessa dell’ufficiale tedesco Fonteno verrà sottoposta a vari rastrellamenti, a cominciare da quello del 7 settembre e per finire con quello del 1 dicembre, durante il quale il diciannovenne Pierino Pedretti, un amico dei partigiani, è colpito da una scarica. Ferito a morte, e` obbligato a camminare da solo dalla sua casa fino al piazzale, caricato su una macchina lo conducono al vecchio cimitero, lì lo finiscono e lo gettano nel prato sottostante. Nella stessa giornata, i fascisti tentano di bruciare la casa dei fratelli Bertoletti. Le energiche proteste di alcuni anziani riescono a dissuaderli, ma non tanto da impedire loro di bruciare tutto il mobilio. Altri fascisti bruciano le stalle nei pascoli e arrestano il giovane Lorenzo Danesi che, in seguito, verrà deportato in Germania. Fonteno, in questa triste giornata, è stato perquisito e saccheggiato in tre ondate successive. E poi altri rastrellamenti, il 17 e il 28: grande rastrellamento quest’ultimo, effettuato da un notevole numero di nazifascisti, che bruciano altre cascine, rastrellano uomini e giovani e ne fermano cinque che saranno deportati. Ancora il 1 dicembre 1944, i repubblichini della Tagliamento bruciano altre stalle, arrestano due contadini, Santo Plebani e Felice Ruggeri, e li fucilano al cimitero di Foresto Sparso, rei di avere ospitato i partigiani nelle loro stalle.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: incendio di abitazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Sentenza 14/45
Tribunale competente: Corte d’assise speciale di Bergamo

Scheda compilata da Simona Cantoni e Luigi Borgomaneri
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-08-03 20:04:13

Vittime

Elenco vittime

1. Angelo Vicini, nato ad Adrara San Martino (Bg) il 10/10/1903, residente a Adrara San Martino (Bg), contadino, civile, ucciso il 7 settembe 1944.

Elenco vittime civili 1

Angelo Vicini

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


GNR, 612. Compagnia OP Macerata

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

SS Bergamo

Tipo di reparto: Waffen-SS

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Aldo Resmini

    Nome Aldo

    Cognome Resmini

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile La 612. Compagnia Op (Ordine pubblico), che dipendeva dal Comando provinciale Gnr di Bergamo, si costituì formalmente nel febbraio 1944. La comandava il capitano Aldo Resmini, con i tenenti Eugenio Bini, Gino Bolis, Domenico Mangialardo. La compagnia, oltre che attiva nel bergamasco, è presente con operazioni di repressione, nel settembre 1944, nel biellese e in provincia di Vercelli. Svolgeva, alle dirette dipendenze del Comando tedesco, i compiti più infami, dalla tortura alle esecuzioni sommarie. La Op aveva otto ufficiali, “tutti tristemente famosi per i loro delitti”, “dalla volontà autoritaria e crudelmente spietata”: solo tre di essi furono giudicati dalla Cas (Sottotenente Sandro Ghisleni, sent. 24/45, 24 anni. Tenente Bruno Gazzola, sent. 8/47, assolto per intervenuta amnistia. Tenente Luigi Bolis, sent. 11/47, pena capitale). Ad essi sono da aggiungere sei dei venti sottoufficiali; tre dei nove graduati vennero processati in contumacia: Bruno Gazzola, Luigi Bolis, Giulio Allegretti. Il capitano Resmini, il tenente Bolis, l’aiutante Angelo Gualdi ed i brigadieri Angelo Gusmini, Filippo Pezzotta, Angelo Beretta fanno parte dell’elenco dei morti per motivi politici dopo la Liberazione. Sulla Compagnia e sui processi a carico dei suoi membri si veda A. Caponeri, La banda Resmini nelle sentenze della Corte straordinaria d’Assise di Bergamo (1945- 1947), Il filo di Arianna, Bergamo 2008; fotocopie delle sentenze della Corte d’assise speciale di Bergamo sono depositate nell’archivio Isrec.

    Note procedimento Sentenza 14/45 Tribunale competente: Corte d’assise speciale di Bergamo

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto GNR, 612. Compagnia OP Macerata

  • Fritz Langer

    Nome Fritz

    Cognome Langer

    Note procedimento Sentenza 14/45 Tribunale competente: Corte d’assise speciale di Bergamo

    Nome del reparto nazista Waffen-SS

    Nome del reparto SS Bergamo

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a località Colletto

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: località Colletto

    Anno di realizzazione: 1984

    Descrizione: Monumento partigiano in località Colletto: Inaugurato nel lontano 1984 il monumento  ricorda la Battaglia Partgiana vittoriosa  contro i Nazifascisti del 31 Agosto 194. Il monumento è stato costruito da volantari che hanno voluto ricordare il sacrificio d

  • luogo della memoria a Adrara San Martino

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Adrara San Martino

    Descrizione: Casa “La Resistenza”, ad Adrara San Martino: luogo dedicato ai ricordi dei caduti partigiani e civili della Valle Calepio e Valle Cavallina: aperta tutti i giorni nei mesi estivi (luglio e agosto) e su prenotazione negli altri periodi dell’anno.

  • commemorazione a Fonteno

    Tipo di memoria: commemorazione

    Ubicazione: Fonteno

    Descrizione: Ogni anno l’Anpi locale in collaborazione con l’Isrec Bergamo ricordano l’accaduto con cerimonie o momenti di approfondimento.

Bibliografia


Angelo. Bendotti, Banditen. Uomini e donne nella Resistenza, Il filo di Arianna, Bergamo 2015
Angelo Bendotti, La memoria di Giorgio, in Anpi Alzano Lombardo, Il partigiano Giorgio Paglia medaglia
d’oro della Resistenza, Stamperia Fumagalli, Ranica (Bg) 1998
Giovanni Berta, Per non dimenticare (diario di un partigiano), Tipolito Ferrari. s.d., Clusone;
Giuseppe Brighenti, Il partigiano Bibi, Walk Over, Bergamo 1983;
Marco Ravasio, Dossier Giorgio Paglia, Isrec Bg, Bergamo 2015;
Natale Verdina, Clara Bosco Verdina, La Resistenza nel loverese (Documenti, testimonianze e studi), Comitato per le celebrazioni del XXX della Resistenza – Lovere, Stamperia artigiana Stefanoni, Bergamo 1975.
Sonia Residori, Una legione in armi. La Tagliamento fra onore, fedeltà e sangue, Cierre Edizioni Istrevi, 2013.

Sitografia


Fondazione Micheletti, Notiziari della GNR, notiziario del 25 dicembre 1943.

Fonti archivistiche

Fonti

Aisrec, Fondo G. Alonzi, fald. 1, b. a, docc. 2317-2319 D. Antonelli, Relazione sulla partecipazione della OP Macerata alla battaglia di Fonteno;
Fondo Anpi Bergamo, Ufficio patrioti, Fascicolo caduto, ad nomen, Aisrec;
Aisrec, Fondo Anpi, Cvl. Comando zona Bergamo, Scheda personale, ad nomen;
Aisrec, Archivio caduti delle Brigate Garibaldi, Fondo R. Petrolini, fald. 2, b. c, ad nomen.