Madama Vincenza, Fertilia (oggi Teverola), 13/9/1943

(Caserta - Campania)

Descrizione

Località Madama Vincenza, Teverola, Caserta, Campania

Data 13 settembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 16

Numero vittime uomini 16

Numero vittime uomini adulti 16

Descrizione: Le vittime militari della strage erano state protagoniste, il 12 settembre, della difesa del palazzo dei telefoni di Napoli. Costretti ad arrendersi, i militari erano stati condotti a piedi, insieme ad altre migliaia di napoletani, a Fertilia (odierna Teverola) e lì fucilati insieme a due civili: Ciaramella, bracciante, trovato in possesso di un fucile, e Fusco, operaio, che aveva disobbedito all’ordine di non vendemmiare un terreno occupato dai tedeschi. La fossa fu scavata da alcuni civili che vennero poi costretti, insieme ad altri, ad assistere all’esecuzione. Prima dell’inumazione i cadaveri furono depredati e il bottino raccolto fu offerto, dai tedeschi, in pagamento per il lavoro di scavo effettuato. Secondo alcune fonti i civili rifiutarono di accettare il denaro.

Modalità di uccisione: fucilazione

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: rappresaglia
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Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Memoria ufficiale e istituzionalizzata, garantita dalla presenza preponderante di militari quali vittime della strage.

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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-09-09 14:55:24

Vittime

Elenco vittime

Alvino Ciro
Ammaturo Emilio
Carbone Antonio
Ciaramella Carmine
Covino Giuseppe
Covino Michele
Cusatis Nicola
Dubini Domenico
Franco Domenico
Fusco Francesco
Lombardi Egidio
Manzo Martino Giovanni
Pagliuca Giuseppe
Ricca Giuseppe
Russo Giovanni
Scola Emilio

Elenco vittime civili 2

Ciaramella Carmine
Fusco Francesco

Elenco vittime carabinieri 14

Alvino Ciro
Ammaturo Emilio
Carbone Antonio
Covino Giuseppe
Covino Michele
Cusatis Nicola
Dubini Domenico
Franco Domenico
Lombardi Egidio
Manzo Martino Giovanni
Pagliuca Giuseppe
Ricca Giuseppe
Russo Giovanni
Scola Emilio

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Madama Vincenza, Teverola

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Madama Vincenza, Teverola

    Anno di realizzazione: 1949

    Descrizione: Nel luogo della strage è stata posta dall’ANPI, nel 1949, una lapide commemorativa

  • monumento a Teverola

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Teverola

    Descrizione: Il comune di Teverola ospita, dal 1986, un monumento in onore delle vittime, compresi i due civili. Nel 2011 la piazza del monumento è stata intitolata “Piazza 13 Settembre 1943. 14 Carabinieri martiri trucidati dai nazisti”.

  • lapide a Latronico

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Latronico

    Descrizione: Il comune di Latronico ospita una lapide in memoria del brigadiere Egidio Lombardi.

  • lapide a Roccabascerana

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Roccabascerana

    Descrizione: Il comune di Roccabascerana ha dedicato una piazza al carabiniere Giuseppe Covino.

  • lapide a Taviano

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Taviano

    Descrizione: Il comune di Taviano ha dedicato una strada e un monumento al carabiniere Martino Giovanni Manzo.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Ai 14 militari è stata conferita la Medaglia d’Argento al valor militare alla memoria.

  • commemorazione a Teverola

    Tipo di memoria: commemorazione

    Ubicazione: Teverola

    Descrizione: Annuali, in occasione dell’anniversario della strage, a Teverola. Si ha notizia anche di qualche manifestazione, perlopiù recente, nei comuni di provenienza dei carabinieri trucidati.

Bibliografia


Capobianco, Giuseppe, Il recupero della memoria. Per una storia della Resistenza in Terra di Lavoro. Autunno 1943, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1995;
Chianese, Gloria, I militari nel terrore tedesco, in Gribaudi, Gabriella (a cura di), Terra bruciata. Le stragi naziste sul fronte meridionale, Napoli, L’ancora del Mediterraneo, 2003;
Chianese, Gloria, “Quando uscimmo dai rifugi”. Il Mezzogiorno tra guerra e dopoguerra, Roma, Carocci, 2004;
De Jaco, Aldo, Le quattro giornate di Napoli, Roma, Editori Riuniti, 1956 (con il titolo La città insorge) e 1972, poi Vibo Valentia, Monteleone, 1995;
Gargano, Pietro, Le Quattro Giornate di Napoli 70 anni dopo, v. 1, “Il Mattino”, 2013;
Pezzella, Franco, Rappresaglia Nazista ed Episodi di Resistenza nell’agro Atellano e Aversano
dopo l’8 Settembre del ’43, “Rassegna Storica dei Comuni. Studi e ricerche storiche
locali”, a. XXXII (nuova serie), n. 138-139, Settembre-Dicembre 2006;
Soverina, Francesco, La difficile memoria. La Resistenza nel Mezzogiorno e le Quattro Giornate di Napoli, Napoli, Dante & Descartes, 2012.

Sitografia


http://www.anpibrindisi.it/archivio-storico/rappresaglia-nazista-ed-episodi-di-resistenza-nell%E2%80%99agro-atellano-e-aversano-dopo-l%E2%80%998-settembre-del-%E2%80%9843/
http://www.carabinieri.it/Internet/Arma/Curiosita/Non+tutti+sanno+che/T/11+T.htm
http://www.anfim.campania.it/pagine//eccidi_in_campania/home_teverola/home_teverola.html

Fonti archivistiche

Fonti

Ministero Difesa, Onorcaduti, Banca dati
ACS, Ministero dell’Interno, Direzione Generale Pubblica Sicurezza, Divisione Affari generali e riservati, Governo del Sud, 1943-44, b. 6
CPI 10/26, 10/31, 79/09