MOLINI DI TRIORA 01-05.07.1944

(Imperia - Liguria)

Descrizione

Località Molini di Triora, Molini di Triora, Imperia, Liguria

Data 1 luglio 1944 - 5 luglio 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 29

Numero vittime uomini 26

Numero vittime uomini ragazzi 1

Numero vittime uomini adulti 7

Numero vittime uomini anziani 4

Numero vittime uomini senza informazioni 14

Numero vittime donne 3

Numero vittime donne ragazze 1

Numero vittime donne adulte 1

Numero vittime donne anziane 1

Descrizione: Il comando tedesco considera Molini di Triora come un centro abitato ostile e luogo di rifornimento delle formazioni partigiane; proprio in quella zona inoltre, era stata costituita la V Brigata “L. Nuvoloni” appartenente alla II Divisione “F. Cascione”, che sotto la guida del famoso comandante Vittorio Guglielmo “Vittò” è molto attiva contro le forze armate tedesche. Non solo: essendo poco distante dal confine francese, Molini di Triora è anche luogo situato in posizione strategica. Per tutti questi motivi, in occasione di un forte rastrellamento organizzato dai Tedeschi ai primi di luglio 1944 allo scopo di annientare le forze partigiane della provincia di Imperia, Molini di Triora viene incluso nell'elenco dei paesi da punire e terrorizzare.
Il 3 luglio 1944, intorno a mezzogiorno, si sparge la voce dell'imminente arrivo di truppe tedesche. La popolazione impaurita abbandona il paese, fuggendo precipitosamente. Gli abitanti si sparpagliano nelle zone limitrofe all'abitato, mentre il nemico investe il paese con due colonne convergenti da due direzioni (una dal Pizzo e attraverso la frazione di Andagna, l'altra partita da Carmo Langan).
Verso le 17.30 le due colonne stringono il paese in una morsa. Cadono le prime vittime (Maiano, Basso, Bronda, Moraldo Giacomo). Il parroco Don Ferdinando Novella e il Commissario prefettizio Carlo Viale cercano, a loro rischio, di trattare con il Comandante tedesco, inducendolo alla clemenza e sottolineando che non sono presenti formazioni partigiane, poiché la la popolazione è costituita solo da pacifici agricoltori. Malgrado le assicurazioni dell'ufficiale, la sparatoria non cessa, anzi aumenta di intensità.
Occupata Molini di Triora, iniziano i saccheggi, le ruberie, le distruzioni.
Il 4 luglio 1944 Don Novella ottiene il permesso dal comandante tedesco di uscire dall'abitato per andare a dar conforto agli abitanti fuggiti, ma per tre volte viene sempre bloccato dalle sentinelle. Passando per il paese, il parroco osserva inorridito gli effetti del saccheggio effettuato il giorno prima, che non è ancora cessato. Anzi, è a questo punto che inizia la distruzione e l'incendio di numerose case, con la scusa del ritrovamento di alcune armi da parte tedeschi.
Dopo la guerra, lo stesso Don Novella riferisce quanto accaduto presso la Casa Campoverde in via San Bernardo (attualmente Via Nuova): i nazifascisti avevano rastrellato dalle frazioni limitrofe 13 persone, quasi tutti padri di famiglia, apolitici; insieme a essi, c'è anche una ragazza di 16 anni (Moraldo Maria Caterina), rastrellata mentre portava le mucche al pascolo. Gli ostaggi vengono rinchiusi in uno scantinato usato come stalla. Qui, dopo immancabili vessazioni, vengono inzuppati di liquido infiammabile e bruciati vivi; quindi, per occultare l'orribile delitto, viene usato del tritolo per far crollare la casa. I cadaveri vengono ritrovati dopo quindici giorni dagli abitanti e dai parenti attirati dall'odore della decomposizione. Le salme furono sepolte nel Camposanto del paese.
Il 6 luglio 1944 cessano gli spari e si placano gli incendi. Molti abitanti tornano perciò dalle alture e s'avvicinano al paese. Molini di Triora si presenta allora in tutta la sua disperata desolazione: 104 case su 150 sono sinistrate e interi gruppi di abitazioni sono crollati in blocco. La casa canonica è bruciata e con essa il suo archivio parrocchiale; il municipio è crollato sotto l'opera del tritolo, l'archivio municipale è bruciato, sono distrutti l'oleificio, il mulino, l'ufficio postale, i due alberghi e la rimessa automobilistica Lantrua.
Negli stessi giorni subiscono un fato analogo anche altri centri abitati: Bregalla viene bruciata, ci sono spari su Andagna, su Creppo, alla Goletta, vengono invasi Loreto, Corte, Cetta.
Reseconto finale dell'incendio: distrutte o rese inabitabili una settantina di case; cinquantadue famiglie restano senza tetto in un paese come Triora già spopolato dall'esodo. Alcune si sistemano presso i parenti; altre che non possiedono nulla a Triora s'allontanano per sempre.

Modalità di uccisione: fucilazione,incendio,uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione,minamenti e esplosioni

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da Sabina Giribaldi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2020-01-28 15:49:54

Vittime

Elenco vittime

Allaria Giobatta Secondo di G.B., civile, colpito presso il fossato in località “fontanette” Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Giobatta fu Antonio, civile, trucidato a Molini di Triora il 5.07.1944
Allaria Olivieri Francesco fu Antonio, civile, fucilato a Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Gerolamo di Giuseppe, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Giacomo fu Giacomo, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Giobatta fu GB, anni 90, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Giobatta fu GB, anni 53, civile , fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944
Allaria Olivieri Giovanetta fu Giovanni, anni 42, civile, fucilata in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944
Allaria Olivieri Giuseppe di Antonio, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Giuseppe fu Antonio, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Oliveri Vincenzo fu GB, anni 48, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944
Anfossi Virgilio fu Giuseppe, proveniente da Sanremo, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Arnaldi Francesco di Francesco, civile, fucilato il 4.07.1944
Basso Pietro fu Antonio, anni 78, fuciilato presso la strada Argentina il 3.07.1944;
Boerii Antonio fu Francesco, di Badalucco, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Bronda Pietro fu G.B., anni 55, fucilato presso il rio Capriolo – Molini di Triora il 3.07.1944;
Capponi Giovanni di G.B., anni 37, civile, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944;
Corradi Giobatta di Giuseppe, anni 50, civile, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944;
Corradi Pietro di Francesco, anni 56, civile, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944;
Donzella Angelo fu Angelo Battista, nativo di Corte, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Emanuelli Maria Marina fu Giovanni, anni 77, maestra benemerita, ferita in Frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944 deceduta il 10.07.1944 a causa ferite riportate;
Faraldi Enrico fu Antonio, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Faraldi Livio fu Antonio, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Maiano Antonio fu Antonio, civile, tra le prime vittima dell\'eccidio, colpito al ventre dai colpi di mitraglia nella località denominata “Enscio” - Molini di Triora il 307.1944 aiutato da Capponi deto “Talalua” riesce a raggiungere la sua casa dove cesserà di vivere la mattina seguente;
Moraldo Giacomo Lauretano fu Pietro, anziano, tra le prime , ucciso sulla strada che conduce a Perallo il 3.07.1944;
Moraldo Maria Caterina di Silvio, nativa di Gavano, anni 16, civile, bruciata vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Moraldo Vincenzo fu Giacomo, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Pastorelli Domenico di Settimo, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Rodini Paolo di Antonio, anni 54, civile, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944

Elenco vittime civili 29

Allaria Giobatta Secondo di G.B., civile, colpito presso il fossato in località “fontanette” Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Giobatta fu Antonio, civile, trucidato a Molini di Triora il 5.07.1944
Allaria Olivieri Francesco fu Antonio, civile, fucilato a Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Gerolamo di Giuseppe, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Giacomo fu Giacomo, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Giobatta fu GB, anni 90, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Giobatta fu GB, anni 53, civile , fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944
Allaria Olivieri Giovanetta fu Giovanni, anni 42, civile, fucilata in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944
Allaria Olivieri Giuseppe di Antonio, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Olivieri Giuseppe fu Antonio, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Allaria Oliveri Vincenzo fu GB, anni 48, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944
Anfossi Virgilio fu Giuseppe, proveniente da Sanremo, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Arnaldi Francesco di Francesco, civile, fucilato il 4.07.1944
Basso Pietro fu Antonio, anni 78, fuciilato presso la strada Argentina il 3.07.1944;
Boerii Antonio fu Francesco, di Badalucco, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Bronda Pietro fu G.B., anni 55, fucilato presso il rio Capriolo – Molini di Triora il 3.07.1944;
Capponi Giovanni di G.B., anni 37, civile, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944;
Corradi Giobatta di Giuseppe, anni 50, civile, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944;
Corradi Pietro di Francesco, anni 56, civile, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944;
Donzella Angelo fu Angelo Battista, nativo di Corte, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Emanuelli Maria Marina fu Giovanni, anni 77, maestra benemerita, ferita in Frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944 deceduta il 10.07.1944 a causa ferite riportate;
Faraldi Enrico fu Antonio, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Faraldi Livio fu Antonio, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Maiano Antonio fu Antonio, civile, tra le prime vittima dell\'eccidio, colpito al ventre dai colpi di mitraglia nella località denominata “Enscio” - Molini di Triora il 307.1944 aiutato da Capponi deto “Talalua” riesce a raggiungere la sua casa dove cesserà di vivere la mattina seguente;
Moraldo Giacomo Lauretano fu Pietro, anziano, tra le prime , ucciso sulla strada che conduce a Perallo il 3.07.1944;
Moraldo Maria Caterina di Silvio, nativa di Gavano, anni 16, civile, bruciata vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Moraldo Vincenzo fu Giacomo, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Pastorelli Domenico di Settimo, nativo di Gavano, civile, bruciato vivo in via San Bernardo (attualmente Via Nuova) – Casa Campoverde – Molini di Triora il 4.07.1944;
Rodini Paolo di Antonio, anni 54, civile, fucilato in frazione Andagna – Molini di Triora il 3.07.1944

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: In occasione del 1° cinquantenario (luglio 1994) del Martirio di Molini e di Triora del luglio 1944 le Amministrazioni comunali di Molini di Triora e Triora, insieme all\'Amministrazione provinciale di Imperia, hanno deciso di pubblicare un opuscolo dal t

  • cippo a

    Tipo di memoria: cippo

    Anno di realizzazione: 1958

    Descrizione: Cippo in pietra: croce in ferro, lapide in marmo, riferito a rappresaglia, rogo e fucilazione (3.4.5 luglio 1944) – iscrizione elenco delle vittime (n° 13) qui arsi vivi nella rappresaglia nazifascista li 3-4-5- luglio 1944 nella luce di Cristo nel cuore

  • lapide a Molini di Triora, frazione Andagna

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Molini di Triora, frazione Andagna

    Descrizione: Sacrario lapidi in marmo su tombe dei caduti (3.7.1944), committente: famiglie Allaria e Olivieri – situata nel cimitero in fraz. Andagna – Comune di Molini di Triora

  • lapide a Molini di Triora, frazione Andagna

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Molini di Triora, frazione Andagna

    Descrizione: Sacrario lapide in marmo, iscrizione: sacre all\'avvenire le nostra ossa, martiri innocenti della ferocia nazifascista 3.07.1944 – situata nel cimitero in fraz. Andagna – Comune di Molini di Triora.

  • monumento a Molini di Triora, frazione Andagna

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Molini di Triora, frazione Andagna

    Descrizione: Edicola in pietra: altare, lapide in marmo riferita a fucilazione e rappresaglia (fraz. Andagna 3.07.1944) elenco delle vittime (n° 8) – Iscrizione: vittime civili di guerra 3.7.1944 situata nella frazione di Andagna – Comune di Molini di Triora

  • lapide a Molini di Triora, frazione Agaggio

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Molini di Triora, frazione Agaggio

    Descrizione: Lapide in marmo su tomba del caduto partigiano riferita a rastrellamento e fucilazione dedicata a Alberti Antonio (con passi della sua lettera ), committente: i familiari, situata nel Cmitero fraz. Agaggio Superiore Comune Molini di Triora

Bibliografia


Francesco Biga, Storia della Resistenza Imperiese, vol. III, Imperia, 1998, pag. 177-184, 193
Mirko Bottero (a cura di), Memoria nella Pietra, Genova, 1996, 210 e 211
Francesco Ferraironi, L'incendio di Triora (imperia) per rappresaglia tedesca (5 luglion 1944), Roma, Sallustiana, 1947
Amabile Ferraironi, “....Lassù in montagna ….” in valle Argentina – L'incendio di Triora e di Molini, Imperia, Dominici, 1994
Ferdinando Novella, Il Martirio di Molini di Triora (3 luglio 1944 – 25 aprile 1945), Sanremo, s.d.
Allaria Oliveri (a cura di), I testimoni raccontano, Albenga, 1999, pagg. 103-110

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Archivio ISRECIm sez. I – 113, Documento del Comune di Molini di Triora del 26.06.1952 con allegato elenco delle vittme