Vallo Veneto ad est dei Colli Berici

Dopo la caduta della Linea Gotica, ma soprattutto dopo il tardivo attraversamento del fiume Po, i tedeschi non sono più in grado di effettuare un ordinato ripiegamento e sono anzi costretti ad abbandonare oltre il grande fiume ingenti quantitativi di armamento. I tedeschi, “nell’immensa arena della Pianura Padana si trovano alle calcagna 3000 mezzi corazzati e 2000 aerei sopra la testa, che avevano un unico obiettivo: distruggerli”. L’ordine di ripiegamento verso nord ha come meta la nuova linea difensiva nelle Prealpi, la Linea Blu, preceduta dal Vallo Veneto che “rappresenta lo schermo meridionale, la primissima linea di questo articolato sistema difensivo”. A disarticolare ulteriormente le formazioni tedesche in ritirata, oltre all’incalzare degli avversari e degli aerei, un ruolo decisivo lo assolvono le formazioni della Resistenza che diventano ogni giorno più forti, grazie anche all’apporto di molti civili che si uniscono ai partigiani, “si armano e si spargono nella campagna coll’intento di impedire possibili danni da parte delle truppe tedesche in ritirata”. Il 25 aprile è il giorno dell’insurrezione generale proclamata dal CLNAI. Sul fronte Veneto, la 91^ Divisione americana “Powder River”, attraversato il Po, punta decisa su Vicenza. Il 27 aprile, l’azione di superamento del Vallo Veneto nell’area tra i Colli Berici ed Euganei, registra i primi scontri nelle posizioni più avanzate presso Agugliaro e Colloredo, per poi proseguire verso nord. “I resti del 2° Battaglione del 9° Reggimento granatieri corazzati vengono messi in marcia al mattino con l’ordine di costituire un blocco su entrambi i lati della linea ferroviaria tra Cologna Veneta e Montegaldella, sulla riva settentrionale del Bacchiglione, per impedire l’attacco delle punte corrazzate nemiche ai ponti della ferrovia” (caporale Kurt Baden della 26^ Panzerdivision). La Task Force “George” (3° Btg. del 362° Regg. Fanteria, 755° Btg. Carri e 804° Btg. Cacciacarri) della 91^ Divisione americana, penetra in profondità e non dà ai tedeschi la possibilità di trincerarsi in posizioni difensive, questi ultimi vengono anzi spesso obbligati a ritirarsi “in una situazione doppiamente precaria a causa dei continui agguati organizzati dai partigiani”, che spesso affiancano i reparti americani nei combattimenti. Alle 17.25 del 28 aprile 1945, la Task Force “George” raggiunge Vicenza, dopo che da Longare non ha incontrato altra resistenza.

Autore: Pierluigi Dossi, Sergio Lavarda


9 episodi:

Ferrovia Montegalda 27-04-1945

via Monte Pulgo Montegalda 28-04-1945

Bastia di Rovolon 27-04-1945

Mossano, 27-28/04/1945

Campedello Vicenza 28-4-1945

COLZE MONTEGALDA 29.04.1945

Grisignano di Zocco 28-04-1944

Via Zocco Montegalda 28-04-1945

Bosco di Nanto 28-04-1944